ATP Rotterdam, Medvedev: “Campi lenti e palline lente. Ma ormai non è una cosa nuova” [ESCLUSIVA]
Dopo la cocente eliminazione per mano di Learner Tien all’Australian Open 2025, Daniil Medvedev ha deciso di ripartire dall’ABN AMRO Open 2025 di Rotterdam. Sia per ritrovare le giuste sensazioni sia per recuperare qualche punto importante. Anche rispetto a quelli che ha perso non avendo difeso la finale all’Happy Slam. Nonostante abbia perso il primo set il russo non si è scoraggiato ed ha superato in rimonta Stan Wawrinka, accedendo al secondo turno dove affronterà Mattia Bellucci. Al termine della sfida ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Ubitennis.net (controparte inglese del sito) e del nostro Giovanni Pelazzo, presente in loco, lamentandosi soprattutto delle condizioni di campi e palline.
“Nell’ultimo set mi sono sentito un po’ stanco. Quindi ho cercato di farlo correre un po’ di più e di riuscire a farlo meglio perché all’inizio il dropshot non stava funzionando. Non c’era in realtà una grande strategia, perché Stan stava colpendo forte. E io non avevo abbastanza potenza in queste condizioni per prendere in mano il gioco. Alla fine non ho giocato una brutta partita perché ho vinto il secondo e il terzo set, ma avrei potuto vincere anche il primo. Questo è il tennis, il primo set è girato su pochi punti e li ha vinti lui. Ci sono palle lente e campi lenti. Non è una cosa nuova, io sto cercando di fare il massimo e so di star giocando bene nonostante questi campi e queste palline”.
Giovanni Pelazzo: In Australia hai scherzato sul fatto che fossi felice di aver speso tanto tempo in campo. È la stessa cosa qui?
Daniil Medvedev: “In Australia quello non mi ha aiutato, ma qui non si gioca al meglio dei cinque set e non si finisce alle tre di mattina. Ogni tanto ti aiuta per le sensazioni, perché in alcuni casi ho giocato primi turni difficili e ne ho persi tanti. E altre volte ho cercato di arrivare al terzo e ho giocato molto bene. Quindi rimanere in campo mi può aiutare per i prossimi turni“.