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ATP Rotterdam, Cobolli: “Sono lontano dal 100%, ma i risultati arriveranno. Bove qui? Non è stata una sorpresa” [ESCLUSIVA]

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Da Rotterdam, il nostro inviato

L’esordio di Flavio Cobolli nel main draw dell’ABN Amro Open dura appena un’ora e un quarto, sconfitto abbastanza nettamente da Hubert Hurkacz. Un sorteggio tutt’altro che semplice per l’azzurro (“ma qui chiunque peschi peschi male, ci racconta in esclusiva dopo la partita), giunto alla quinta sconfitta consecutiva. Flavio però cerca comunque di guardare il lato positivo: Ci stanno tutti questi risultati, sono abbastanza tranquillo. Ovviamente mi dispiace per la prestazione, credo non sia stata al livello, però come mi hanno detto le persone del mio team ci può stare – dice il n. 35 del mondo -. Sapevamo che non sarebbe stata una settimana facile, ma mi hanno detto tutti che sto lavorando bene e che sto dando quello che si aspettavano potessi dare. I risultati arriveranno, non c’è fretta. Poi ovviamente nessuno vuole perdere, tanto meno in questo modo. Però sto lavorando bene, sto pian piano trovando la forma anche se non mi sento bene e il mio fisico non si avvicina nemmeno al 100%.

In un momento del genere la cosa più importante sarebbe sicuramente riuscire a interrompere la striscia negativa: “Perdere al primo turno non aiuta, ho bisogno di fare partite a questo livello per mettere nelle gambe match, benzina ed energia – ammette Cobolli -. Ci sta però che la forma non sia al massimo: sto provando a cambiare qualcosa, ma chiaramente è complicato visto che la preparazione non è stata semplice. Sto cercando di approfittare di queste settimane in Europa per ‘ricominciare’. Da due settimane sto lavorando tutti i giorni molto bene: ora avrò tre settimane libere, senza tornei, dedicate esclusivamente all’allenamento. Poi andrò a giocare l’UTS a Guadalajara (14 – 16 febbraio, ndr), che sfrutterò al meglio per prepararmi per Acapulco, Indian Wells e Miami, dove spero di arrivare in buona forma”.

A fare il tifo per Flavio c’era una persona speciale, il grande amico Edoardo Bove, che lo ha accompagnato in conferenza stampa ma ha preferito non rilasciare dichiarazioni. “Era una visita programmata, non è stata una sorpresa – sorride il tennista romano – ma se lo vedremo da altre parti non lo so, bisogna chiederlo a lui”. “Io lo seguo ovunque!”, scherza il centrocampista della Fiorentina lontano dal microfono.

Tornando per un attimo serio, Cobolli racconta di quanto sia difficile che arrivino risultati in un momento in cui non mi sento bene, ribadendo però di essere “contento per come sto lavorando. Mi hanno detto tutti che sono molto disponibile a faticare, che è una cosa buona. Ovviamente mi aspetto dei risultati, come li aspettate voi (giornalisti, ndr) e se li aspettano tutti”.

Inevitabilmente le aspettative quest’anno sono un po’ più alte: non vado in campo per fare bella figura, ma per vincere – conclude Cobolli -. Ovviamente dispiace non riuscire a dare il meglio di me, ma so che arriverà. Anche se, notoriamente, l’anno della riconferma è sempre più difficile rispetto a quello dell’esplosione: “È vero, però io non ho mai pensato a questo tipo di pressioni. Ho sempre giocato per divertirmi e per far divertire il pubblico, non è un peso che mi porto dietro ma una voglia di migliorare e proporre il mio miglior tennis. L’attegiamento è quello giusto, alla sua età (23 anni da compiere) un periodo così è più che comprensibile. E come dice Flavio, i risultati arriveranno.