Binaghi indagato: “Vado fiero delle mie idee, nessuno può infastidirmi. Coni sistema assistenzialistico”
Alcune dichiarazioni pungenti nei confronti del Coni e del presidente Giovanni Malagò hanno fatto sì che Angelo Binaghi, presidente della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) venisse accusato dal Procuratore Generale della sua federazione, ovvero Ugo Taucer. Ad anticipare la notizia è stato lo stesso Binaghi durante una sua intervista a La Repubblica.
Come spiegato dal presidente della FITP durante l’intervista, c’è un indagine a suo conto. “Mi viene in mente Andreotti quando diceva che a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca. Nel 2023 durante la Davis ero stato richiamato dal Garante per un’intervista in cui avevo criticato Malagò. Sono stato invitato due volte a chiarire il mio pensiero e la vicenda è stata archiviata. Dai rumors che mi arrivano, si è discusso al Coni su un eventuale intervento del Garante in merito a una mia altra intervista. Pensi che onore, sono indagati Meloni e Sinner, e ora lo sono anche io“.
Binaghi non ha alcuna paura del processo, tanto da voler chiedere una ripresa televisiva, così da non nascondere nulla. “Vado fiero delle mie idee, nessuno può intimidirmi. Se mai fosse, chiederei un processo a porte aperte con la tv. Voglio potermi esprimere con gli stessi diritti e limiti che sono garantiti per legge a tutti i cittadini italiani. Se il problema è cosa dico, mi denuncino alla procura della Repubblica. Quest’indagine è il mio collare d’oro, mettiamola così“.
Non sono di certo terminate le parole del presidente della FITP contro il Coni e contro Malagò. “E’ questo Coni che ha criminalizzato chi come me la pensava in modo diverso. Un sistema assistenzialistico che ho sempre combattuto. Da quando mi disinteresso del Coni, lo salto proprio, non paso più da loro e faccio il contrario di quello che fa il Coni, perché non posso far parte di quel sistema autoreferenziale, la FITP è cresciuta in tutti“.