Mouratoglou: “Sinner non sarà dominatore assoluto, Alcaraz è a pari livello”
Patrick Mouratoglou, attuale allenatore di Naomi Osaka, ha pubblicato un video sul suo canale Instagram nel corso del quale ha analizzato, partendo dai risultati dell’Australian Open, il momento del tennis maschile, concentrandosi sulla prestazione in finale di Sascha Zverev e sulla rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
MOURATOGLOU SU ZVEREV: “Non penso che Zverev abbia perso la finale dell’Australian Open perché non ci abbia creduto abbastanza, penso che l’abbia persa perché il suo gioco ha ancora delle lacune. Sicuramente nel corso degli ultimi anni è migliorato molto, dopo l’infortunio è tornato più forte di prima, stiamo parlando di un tennista strepitoso, del resto è il numero 2 del mondo. Nei momenti decisivi delle partite più importanti è però ancora troppo passivo, non riesce ad andare a prendersi il punto, non riesce a prendere il controllo dello scambio: sta lavorando molto da questo punto di vista ma ha ancora tanta strada da fare, la verticalizzazione del gioco deve diventare una cosa naturale e invece si vede che nel suo caso è ancora un po’ forzata. Per verticalizzazione del gioco non si intende necessariamente l’attacco a rete, ma anche semplicemente il fatto di entrare con i piedi dentro al campo, cercando di anticipare i colpi: per lui non è una cosa naturale. Nella finale dell’Australian Open ha attaccato spesso la rete, anche più di Sinner, specialmente all’inizio, ma è stato costantemente infilzato dai passanti dell’avversario: di conseguenza si è spaventato, e ha smesso di attaccare, scappando sempre più indietro e così facendo ha regalato il pallino del gioco a Jannik, che tira più forte di lui, specialmente con il dritto”.
Il coach francese ha poi espresso la sua opinione sulle differenze tecnico-tattiche tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e sul futuro del tennis maschile: “Non penso che Sinner sarà il dominatore assoluto nel corso dei prossimi anni, perché c’è Alcaraz, che considero pari al suo livello: io vedo loro due al vertice e poi, lontani, tutti gli altri. Carlos chiaramente per competere con Jannik deve giocare al 100%, deve stare bene dal punto di vista fisico: ma se Carlos sta bene, c’è partita, e infatti i precedenti parlano chiaro. Grandi lotte, grande spettacolo, match equilibrati. La differenza tra i due risiede nello stile di gioco: Alcaraz rischia molto di più e di conseguenza commette molti più errori gratuiti mentre Sinner riesce a mantenere un ritmo mediamente ed incredibilmente alto senza però rischiare di commettere troppi errori. Alcaraz ha una potenza spaventosa e un’abilità naturale di cambiare ritmo, di trovare l’accelerazione improvvisa. Sinner invece ha una continuità impressionante e di altissimo livello, perché comunque la sua palla è pesante“.