Santoro stregato da Sinner: “È disumano, può vincere tutti gli Slam. A Montecarlo fu derubato”
Tra le tante opinioni illustri su Jannik Sinner – come se ce ne fosse ancora bisogno per sottolineare la grandezza dell’altoatesino – spicca senza dubbio quella di Fabrice Santoro. L’ex tennista francese, attuale consulente di ‘BeIn Sport’, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano transalpino L’Équipe, toccando tanti temi relativi al n° 1 del mondo. Ecco, dunque, le sue parole.
Pensi che Jannik Sinner sia in grado di raggiungere il Grand Slam?
“Non so se riuscirà a raggiungere il Grand Slam, ma quello che so è che può vincere tutti i tornei del Grand Slam a cui parteciperà. L’avevo già detto prima del Roland Garros l’anno scorso e da allora ha fatto ulteriori progressi. Nel 2024 ha perso due partite sulla terra battuta. Innanzitutto quella di Montecarlo, dove lo hanno derubato – ero in tribuna – a causa di un grave errore arbitrale in semifinale. Avanti 4-1 30-40 nel terzo set, sul servizio di Tsitsipas, la cui seconda palla esce di 20 cm, ma non viene fischiata fuori dal guardalinee e Sinner non interviene. Normalmente dovrebbe essere 5-1 e il giorno dopo sarebbe stato in finale“.
“Nella sua seconda sconfitta è avanti due set a uno su Alcaraz al Roland Garros. A memoria, sbaglia uno smash facilissimo dopo il rimbalzo all’inizio del quarto. Se avesse battuto Alcaraz poi avrebbe battuto Zverev in finale? Non ne sono sicuro, ma sarebbe stato il favorito“.
Cosa gli manca per essere forte sulla terra battuta come sul cemento?
“Non gli manca nulla. Il suo passato da sciatore lo aiuta ancora di più, perché non è mai sbilanciato a terra e ha un senso del movimento superiore a qualsiasi altro giocatore. Sulla terra sappiamo quanto sia importante il movimento e che l’ultimo ad aver vinto il Roland Garros senza scivolare lo ha fatto nel 1999. Si tratta di 25 anni fa ed è stato Andre Agassi. Scivolare bene è essenziale sulla terra battuta“.
Cosa ti impressiona di più del suo gioco?
“L’intensità che mette in ogni colpo. Ci sono due modi per limitare i tuoi errori quando sei un po’ meno bravo: rallentare oppure prendere un po’ di margine dalle linee. Lui ha un metodo nuovo: quando inizia a sbagliare, prende ancora più margine dalle linee, ma il braccio comunque si muove altrettanto velocemente. Fondamentalmente non rallenta mai. Tiene la linea come Djokovic, difende come lui, ma in tutto quello che fa è più violento di Novak. La sua palla viene frustata costantemente”.
Da quanto è numero uno al mondo ha perso solo tre partite su 50.
“Soprattutto l’ultima volta che Sinner ha perso un match senza vincere nemmeno un set risale al novembre 2023 contro Djokovic nelle ATP Finals. L’anno scorso quando ha perso negli Slam è sempre arrivato al quinto e negli altri tornei al terzo. Non ha mai lasciato il campo senza vincere almeno un set negli ultimi 14 mesi, il che è enorme. È al livello del grande dominio di Federer nel 2004/2006 o di Djokovic nel 2011 e non sono sicuro che loro abbiano fatto meglio”.
Il tutto con una minaccia di sospensione, dopo che la WADA ha presentato ricorso.
“È mostruoso, enorme. Si tratta del numero 1 del mondo che, a causa del suo status, ha già una pressione mille volte maggiore rispetto agli altri. Con domande abbastanza ricorrenti da parte dei giornalisti sulla questione, come normale che sia. Risponde sempre in modo molto calmo. L’anno scorso avevamo detto che con quello che gli era appena capitato, il tour americano sarebbe stato un disastro. Invece ha realizzato la doppietta Cincinnati-US Open. E da quanto è stata rivelata la sua squalifica ha perso solo una partita. È disumano. Eppure credo che sia consapevole dei rischi che corre“.