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Australian Open 2024, il tabellone cadetto: Cobolli e Zeppieri qualificati

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Quando è in partenza il tabellone cadetto del primo Slam dell’anno, torniamo indietro di dodici mesi per vedere com’era andata allora. Perché, sì, molti ricordano che alla fine Jannik Sinner ha sollevato la Norman Brookes Challenge Cup, primo azzurro a riuscirci e anche il suo primo trofeo Major, ma non era certo il solo nostro rappresentante ai nastri di partenza. Per non parlare dei nastri di… pre-partenza, quelli dei tabelloni cadetti, di cui ci occuperemo in questa sede. Erano venti i tennisti italiani impegnati nelle qualificazioni dell’Australian Open 2024, ben diciotto uomini e due donne.

Partiamo allora da Nuria Brancaccio e Lucrezia Stefanini. Nessuna fortuna per entrambe le ragazze: Nuria era stata sconfitta 6-2 7-6 dalla 12^ del seeding Harriet Dart, poi eliminata al turno successivo, e Lucrezia, tds n. 15, si era arresa 6-3 6-3 all’olandese Lesley Pattinama Kerkhove, battuta al round decisivo da Bejlek. Ci riproveranno questa settimana, Brancaccio e Stefanini, insieme anche a Sara Errani e Giorgia Pedone.

Per quanto riguarda i maschi, in due erano usciti vittoriosi dalle tre sfide garantendosi l’accesso al main draw. Primo degli esclusi, Flavio Cobolli aveva domato Jin, Hassan e Rodriguez senza perdere set, meglio, senza far andare nessuno di loro oltre i quattro game per parziale: un segnale di svolta rispetto alla stagione precedente per il classe 2003, che aveva proseguito vincendo anche due match del tabellone principale. Perfino più netto il percorso di Giulio Zeppieri, che si era liberato di Cuevas, Dzumhur e Ritschard, superando poi il primo turno, ma la sua stagione si sarebbe rivelata deludente.

Scorrendo i restanti nomi dall’alto verso il basso, Andrea Pellegrino è stato subito eliminato dall’ungherese Zsombor Piros 6-7 6-2 6-1, battuto al round successivo. Non era andata meglio a Raul Brancaccio, con tre giochi raccolti contro Jesper de Jong, poi qualificato. Nello stesso spicchio c’era Riccardo Bonadio, all’esordio vincitore di Marinkov e successivamente sconfitto da Ugo Carabelli. Un turno superato anche per Francesco Passaro: 6-3 6-2 al n. 5 Martinez, 6-4 6-7 6-4 dal britannico Crawford.

Stefano Travaglia aveva pescato male, 6-4 7-5 da David Goffin che ha poi centrato la qualificazione. Si era fermato al secondo match Federico Gaio: battuto Lokoli (ritirato durante il terzo set), ha ceduto 6-4 3-6 6-3 a Jakub Mensik, che avrebbe passato indenne anche l’ultimo ostacolo. Appena due game raccolti da Marco Cecchinato contro il fresco campione nextgen Medjedovic, mentre Stefano Napolitano, limitato da un problema alla schiena, ha perso al turno finale da Klein con due tie-break. Luca Nardi era uscito vittorioso dal derby con Francesco Maestrelli, ma era stato bloccato subito dopo da Dane Sweeny, wild card aussie, che aveva appena battuto Matteo Gigante e alla fine aveva pure staccato l’ambito pass.

Sconfitti all’esordio in due set Alessandro Giannessi e Franco Agamenone, rispettivamente da John Millman e Edward Winter. Mattia Bellucci ha superato il primo scoglio, Kovalik, al tie-break del terzo, poi ha perso 6-4 6-3 con Nava, inizialmente vittorioso di Luciano Darderi. Infine, secondo turno per Andrea Vavassori, però finalista in doppio: 6-0 6-3 a Virtanen e 6-1 6-3 da Coppejans. Ricapitolando, su venti tennisti, due qualificati, uno sconfitto al turno deciso, sei al secondo e undici all’esordio. Quest’anno saranno invece sei gli azzurri che cercheranno di aggiungersi ai nove connazionali guidati da Sinner.