Un avvocato australiano spaventa Sinner: “Credo che la WADA vincerà il ricorso”
Chiuso un 2024 indimenticabile Jannik Sinner si prepara all’anno nuovo con la grande incognita del ricorso WADA, che ha impugnato l’assoluzione per il caso Clostebol. Passo indietro allo scorso settembre: la WADA – l’Agenzia mondiale antidoping – ha fatto ricorso contro l’assoluzione di Jannik Sinner per il suddetto caso. La vicenda sarà quindi riesaminata dal TAS (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna probabilmente nella seconda metà di febbraio (se non addirittura a marzo, comunque sicuramente dopo l’Australian Open). Se giudicato colpevole il numero 1 del mondo dovrà scontare una squalifica che andrà da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24.
A proposito della vicenda si è espresso l’avvocato del foro di Brisbane Tim Fuller, esperto di questioni in tale ambito e passato alle cronache perché qualche anno fa è riuscito a riabilitare Shayna Jack, nuotatrice australiana (due medaglie d’oro a Parigi) che era risultata positiva al Ligandrol. Fuller riuscì a dimostrare la sua non colpevolezza appellandosi ad un caso di contaminazione.
Lo stesso Fuller è stato intervisto dal Sydney Morning Herald, dove ha parlato soprattutto di Jannik Sinner, spiegando come la delicatezza, e l’unicità del suo caso possano giocargli a sfavore. Fuller ritiene che il tennista italiano subirà una condanna da parte del TAS di Losanna. “Credo che la decisione di non colpevolezza o negligenza verrà ribaltata in appello e verrà imposta una sanzione. Direi che si tratta di un caso davvero molto insolito. La WADA accetta che l’assunzione della sostanza, il Clostebol, non è stata un’azione intenzionale. Ma sostiene che l’atleta abbia avuto, un certo grado di colpa o negligenza per quanto accaduto”
L’avvocato prosegue nel suo ragionamento: “Tutto questo perché tu, in quanto atleta, hai la responsabilità finale, che è una responsabilità oggettiva, e pertanto hai dimostrato colpa e negligenza nelle tue azioni. Ciò che sarà esaminato è il grado di colpa o negligenza. Perciò si parla di una sanzione di uno o due anni. Se verrà ritenuto medio ci sarà un anno di squalifica altrimenti si salirà fino a due“.