L’annuncio di Volandri dopo il successo in Davis: “A gennaio andremo tutti da Mattarella”
L’Italia è diventata una delle migliori nazioni al mondo a livello tennistico. Dopo la doppietta Coppa Davis-Billie Jean King Cup, gli azzurri hanno conquistato il palcoscenico mondiale. Uno degli artefici di questo straordinario successo è il capitano Filippo Volandri, capace di guidare i suoi ragazzi alla seconda vittoria consecutiva. Il capitano azzurro è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha parlato così riguardo le finali di Davis. “È successo tutto molto velocemente, ma è il premio al lavoro del tennis italiano, tecnici e giocatori e in primis della federazione che ha dimostrato la sua abilità anche nella gestione dei grandi eventi”.
Adesso però non c’è tempo di pensare ai successi del passato, bisogna tornare a lavoro e provare a fare la storia, centrando il terzo titolo consecutivo. “Beh, certo che sarebbe stupendo poterci ripetere in casa davanti al nostro pubblico. Va detto che a Malaga c’erano così tanti tifosi italiani che sembrava di giocare in casa. Ma non è così semplice, non basta desiderarlo. C’è tanto lavoro dietro, ed essendo noi già qualificati alla fase finale non abbiamo occasioni di giocare fino al momento decisivo“.
Quest’anno nella fase a gironi ha esordito Flavio Cobolli, ma Volandri non esclude che altri giovani possano trovare spazio anche nella prossima competizione. “Non è detto che non possano esserci dei giovani, il nostro compito sarà seguirli tutto l’anno, come abbiamo sempre fatto andando ai tornei e nei loro centri di allenamento. Continueremo ad avere un confronto con i tecnici per mettere in campo la formazione migliore“.
È sempre difficile poter replicare quanto di buono fatto, specialmente se si viene da due vittorie consecutive. Ma secondo Volandri, nello sport si può sempre crescere. “Nello sport si può sempre crescere e migliorare. Lo abbiamo fatto con costanza negli ultimi anni e possiamo farlo ancora. Magari allargare il gruppo di lavoro, aprire a delle consulenze, per avere un confronto, nuovi stimoli. È sempre utile ascoltare diversi punti di vista“.
Vincere per due volte la Coppa Davis è qualcosa di unico. Volandri ha spiegato la differenza dei due successi. “La prima è stata la Davis dell’emozione, era tutto nuovo. Un po’ di alti e bassi nel percorso ci hanno fatto arrivare alla fine molto felici ma un po’ stressati. Questa è stata la Davis del lavoro, perché l’abbiamo impostata in maniera diversa, avendo l’esperienza dell’anno precedente. Personalmente sono meno stanco rispetto al 2023, ma sto facendo più fatica a riprendere il ritmo“.
Mercoledì ci sarà a Milano l’occasione di poter festeggiare il tennis azzurro. “Se l’anno scorso era la festa della Davis, quest’anno è assolutamente la festa di tutto il tennis. Donne e uomini, gruppi e singoli. Ed è bello che sia così. A gennaio poi andremo anche dal Presidente della Repubblica e ci saranno tutti i protagonisti. Compresi Cobolli e Arnaldi, che erano a Bologna e per me hanno vinto la Davis esattamente come quelli che erano a Malaga. È una vittoria del gruppo, e per me è la cosa più importante“.