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EX ROSSAZZURRI – Raffaele: “Da tecnico del Catania affrontammo mille problematiche. D’Andrea spero si ritrovi mentalmente. Su Pagliai e Allegretto…”

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Giuseppe Raffaele, allenatore dell’Audace Cerignola ed ex Catania, ospite della trasmissione ‘Corner’, su Telecolor, torna sull’esperienza vissuta sulla panchina rossazzurra per poi soffermarsi sul presente, con alcune considerazioni sparse anche in chiave mercato.

“Il troppo senso di responsabilità a Catania mi è andato ad un certo punto contro, perchè in questo momento del campionato eravamo addirittura terzi senza la penalizzazione. Dal punto di vista dei risultati stavamo facendo bene, l’espressione di gioco a Catania invece non mi è mai piaciuta per quello che è il mio modo di intendere il calcio. Ma tanto derivava dall’anno molto difficile. L’80% dell’organico andò via. Ci siamo rimessi in corsa, poi ci furono delle cessioni importanti. Pecorino, Biondi, tanti ragazzi che stavano facendo bene. Poi a livello societario, 6 mesi dopo o giù di lì, si disse che il Catania aveva mille problematiche. In realtà quell’anno se non avessimo ceduto Pecorino non avremmo neanche finito la stagione. Era il nostro capocannoniere e non fu sostituito in maniera adeguata quando si parlava dell’avvento di Tacopina. Cercavamo anche con l’abilità di Pellegrino di nascondere tante situazioni negative che portarono purtroppo al fallimento, soltanto posticipato“.

I soci della Sigi non lesinarono sforzi ma c’era una massa debitoria incredibile, procuratori che neanche volevano parlare e giocatori che non se la sentivano di venire. Bruciava che nel momento in cui si stava facendo tanto non c’è stata l’ancora di salvataggio che poteva arrivare dal Tacopina della situazione chiudendo quella stagione in maniera ottimale e poi ripartire”.

Filippo D’Andrea? Con me le ultime 7 gare più quella dei playoff lo scorso anno ha fatto 7 gol e chiuse la stagione con 16 reti complessive. Giocatore moderno, generoso, non è riuscito ad incidere a Catania dopo che la società rossazzurra lo ha voluto fortemente. Se non riesci ad incidere un pò di demerito da parte del calciatore c’è, ma Catania è una piazza nella quale se non ti trovi a lottare per vincere tutti vanno in difficoltà. Il Catania deve sempre lottare per le posizioni di vertice, altrimenti si creano difficoltà difficili da gestire. Ma è anche il bello di questa piazza perchè quando ti aggrappi ai primi posti una tifoseria così ti da quel quid in più. Quando il Catania non lotta per il vertice tante individualità tendono a soffrire. Detto questo, spero che D’Andrea riesca a ritrovare quella tranquillità mentale che gli è mancata. Lui ha fiuto del gol e doti tecniche, lo ritengo davvero un giocatore importante”.

“Cerignola con qualche difficoltà incontrare in casa? I numeri dicono sempre tanto, a volte però bisogna andare a vedere nel profondo. Con la Juve Next Gen vittoria cestinata con 24 conclusioni in porta, contro l’Avellino altro pareggio casalingo pagando una ingenuità al 94′. Le prestazioni sono state ottime anche in casa ma dobbiamo accelerare tra le mura amiche in termini di risultati, visto che da tre partite non otteniamo i tre punti”.

“Pagliai? Calciatore di grandissima prospettiva, forse il migliore in quota under di tutta la Lega Pro. L’anno scorso ha realizzato più di 10 assist, giocatore veramente forte. Se il Catania lo prende, il punto è sempre quello: il salto da una piazza come Picerno a Catania. Sotto l’Etna si diventa giocatori o si cresce nelle situazioni. Posso confermare che è un giocatore molto quotato. Si parlava soltanto di Serie B per lui, ma forse nel suo entourage preferiscono che faccia ancora la Lega Pro. Allegretto? Se dovesse approdare in Sicilia è un elemento dotato di una buona struttura. Mi piace tanto, viene da un periodo in cui non ha giocato ma possiede un bel piede, intelligente, pulito nelle uscite. Anche qui, però, si riscontra il passaggio da una realtà che ti consente di sbagliare, Picerno, ed una realtà in cui devi vincere, Catania. Parliamoci chiaro, per me affrontare il Catania è come sfidare la Juventus della C”.

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