Governo e Flotilla, il sondaggio Noto svela l’ennesimo flop della sinistra
Giorgia Meloni che mantiene una fiducia record come premier e come leader di partito; FdI sempre stabilmente prima forza politica con un distacco enorme dal Pd; il centrodestra oltre il 50% a fronte di un campo largo che continua ad annaspare. Il sondaggio Noto per Il Giornale conferma ancora una volta la fotografia di una luna di miele tra esecutivo, maggioranza e italiani che non accenna a interrompersi, nonostante i tentativi della sinistra di strumentalizzare in chiave anti-governativa i genuini sentimenti di sgomento che attraversano il Paese per ciò che avviene a Gaza. È però un altro l’elemento del sondaggio condotto da Noto a rendere evidente il fallimento di questa strategia, al di là della canizza sollevata nelle piazze in relazione al caso Flotilla: la classifica di gradimento dei ministri. Ai primi tre posti, infatti, si trovano Guido Crosetto, Antonio Tajani e Matteo Piantedosi, vale a dire i tre che più direttamente sono stati coinvolti nel dossier, sia per la sua gestione internazionale sia per le sue ripercussioni interne.
Il sondaggio Noto sul consenso di premier e ministri
Crosetto si trova al primo posto con il 42% di gradimento; Tajani al secondo il 41%; Piantedosi al terzo con il 40%. Il sondaggio è stato condotto il 30 settembre, nel pieno della “crisi” scatenata dai naviganti Pro Pal, la cui gestione da parte del governo, evidentemente, è stata giudicata tutt’altro che disastrosa da parte degli italiani. Il sondaggio, insomma, dimostra ancora una volta che gli italiani hanno molto chiara la differenza tra ciò che sostiene la propaganda della sinistra e ciò che è la reale azione dell’esecutivo. A integrare il quadro c’è il gradimento riservato alla premier, che si attesta al 44% restando sostanzialmente stabile rispetto all’inizio del mandato e mantenendo quel tratto di “eccezionalità” di cui aveva parlato già lo scorso anno Pagella Politica, segnalando come sulla distanza (allora) dei due anni gli esecutivi precedenti avessero registrato crolli verticali. Passato un altro anno la fotografia appare ancora più nitida.
Meloni di gran lunga prima anche tra i leader di partito
Ma Meloni mantiene un consenso elevatissimo anche come leader di partito: con il 43% è la più amata anche su questo terreno. Al secondo posto con il 38%, dunque staccato di ben cinque punti, si trova Giuseppe Conte, che ha capitalizzato il superamento a sinistra di Elly Schlein, staccandola di altri cinque punti. Schlein, con il 32%, però non è neanche terza, ma quarta: sull’altro gradino del podio c’è Antonio Tajani, che conquista un gradimento del 37%. Gli altri leader si fermano tutti sotto il 30%: Matteo Salvini, Angelo Bonelli e Carlo Calenda sono al 25%; Maurizio Lupi è al 24%; Nicola Fratoianni e Matteo Renzi chiudono con il 23%.
FdI al 30%, il centrodestra oltre il 50%
Il gradimento dei leader, però, non trova corrispondenza sul terreno del consenso dei partiti. L’unica a infilare il tris è ancora una volta Meloni: prima lei, primo il partito che guida che con un 30% tondo resta stabilmente in cima al gradimento degli italiani. Senza competitor reali. Il Pd si ferma al 22,5%, guadagnando il secondo posto a differenza della sua leader. Terzo è il M5S con il 12,5%, quarta FI al 9%, seguita dalla Lega all’8,5%. Ci sono poi Avs al 6%, Azione al 3,5%, Italia Viva al 2%, Noi Moderati e Udc entrambi all’1,5% e +Europa all’1%.
Il centrodestra, dunque, si attesta complessivamente al 50,5%, mentre il campo largo, nell’assetto Pd, M5S, Avs più Italia Viva e +Europa, si ferma al 44%. Poi ci sarebbe anche ragionare sulle diverse tenute politiche dei due schieramenti, ma la brutalità dei numeri appare già sufficiente.
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