“Meloni ed io allineate sulla difesa dei confini”: il primo ministro della Danimarca a Palazzo Chigi. Focus sull’Ucraina
“Io e Meloni allineate sulla difesa dei confini”. Proficuo colloquio a Palazzo Chigi tra il premier Meloni e Mette Frederiksen, primo ministro della Danimarca. Con Giorgia Meloni “abbiamo parlato del fatto che l’Europa deve spendere di più per la difesa e la sicurezza nella situazione in cui ci troviamo adesso. E poi abbiamo parlato di migrazione: abbiamo una cooperazione molto, molto stretta” su questo tema. Così il primo ministro della Danimarca al termine dell’incontro con la premier. “Anche se siamo due Paesi molto diversi e apparteniamo a due famiglie politiche molto diverse, siamo molto allineati quando si tratta della necessità di controllare i nostri confini. E del fatto che dobbiamo essere in grado di rimpatriare le persone che entrano, ad esempio, in Italia o Danimarca e commettono crimini. Questi erano i due argomenti che avevamo all’ordine del giorno oggi”, ha proseguito Frederiksen. L’incontro è avvenuto in una giornata decisiva in cui la Commissione Ue ha approvato la proposta von der Leyen per creare un sistema europeo per i rimpatri dei migranti irregolari.
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L’incontro “ha permesso, infine, di passare in rassegna le opportunità di rafforzamento dell’eccellente cooperazione bilaterale, soprattutto nei settori della difesa, dell’energia e della ricerca”. Il più giovane primo ministro del Regno di Danimarca, Mette Frederiksen (coetanea della Meloni), ha vinto le elezioni con una piattaforma di destra sull’immigrazione; pur essendo di altra estrazione politica. È quello un preciso punto di contatto con Palazzo Chigi, che è stato sviluppato nel corso degli anni in maniera fruttuosa, con la convergenza danese sulla proposta italiana relativa al modello-Albania. Nel programma ci sono tre proposte alla voce immigrazione: la possibilità che i richiedenti asilo siano trasferiti in Ruanda; il trasferimento nelle carceri kosovare di migranti condannati a vario titolo per reati commessi su suolo danese; il ritiro dei permessi di soggiorno a quegli immigrati i cui paesi di provenienza non sono pià in guerra. Già il 21 aprile del 2023 si era svolto un proficuo bilaterale a Roma tra le due leader, riporta Formiche.
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