Pompei continua a stupire, scoperto un affresco a tema dionisiaco. Giuli: “Grande emozione”
Pompei continua a regalare tesori inaspettati. Parola del ministro. “Presenteremo, mercoledì 26 febbraio, i risultati degli ultimi scavi dell’area centrale della città, con una scoperta inattesa: un grande affresco, una megalografia nel linguaggio tecnico, a tema dionisiaco, festante“. E’ l’annuncio che ministro della Cultura, Alessandro Giuli, fa leggendo un messaggio del direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, durante la conferenza stampa, organizzata a Roma, nella sede dell’Associazione della Stampa Estera, per la presentazione del Dl Cultura.
Scoperto un affresco a tema dionisiaco
Questa ennesima scoperta – ha sottolineato Giuli – “dimostra ancora una volta come a Pompei non si possa distinguere schematicamente tra arte, architettura, vita quotidiana e ritualità. Perché si tratta di un’unica vita pulsante che può insegnare tante cose ancora oggi. E merita tutti gli sforzi per la conservazione e l’accessibilità di un patrimonio unico. E anche per questo il Governo ha stanziato ulteriori fondi per un importo complessivo di 33 milioni di euro per interventi strategici di scavo, manutenzione programmata e valorizzazione della città antica e del suo territorio”.
Giuli: Una notiziona
Il messaggio “dell’ottimo direttore Zuchtriegel – ha commentato il ministro – per noi tutti rappresenta una notiziona: perché c’è una scoperta molto molto importante che stiamo per mostrare a Pompei, e al di fuori del linguaggio tecnico che opportunamente usa il direttore, quando ci siamo visti per esaminare le prime foto di ciò che andremo a mostrare in conferenza stampa, con un po’ di emozione il direttore – ha riferito Giuli – ha detto quando noi non ci saremo più, gli storici dell’arte antica ancora scriveranno di quello che stiamo per mostrare al mondo”.
“Italia first”?
Il primato dell’Italia in fatto di tesori artistici è innegabile. Così come grandi eccellenze produce la nostra cultura in vari settorei: “‘Italia first’ mi piace sempre – risponde Giuli – ma naturalmente i bandi che abbiamo aperto per le direzioni dei musei di prima e di seconda fascia sono bandi internazionali. Quindi, premesso che siamo sempre contenti di vedere la grande qualità, e c’è un’immensa qualità da parte dei direttori italiani, che spesso infatti sono all’estero, prevale sempre il merito”. Così il ministro della Cultura, ha risposta a precisa domanda: se nella scelta dei direttori dei musei italiani prevalesse o meno il concetto dell”Italia first’.
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