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Papa Francesco migliora, ma tre cardinali parlano di dimissioni. Ravasi: “Bergoglio potrebbe rinunciare”

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“La notte è trascorsa bene, questa mattina Papa Francesco si è alzato ed ha fatto colazione”. Così una nota della Sala stampa della Santa Sede sulle condizioni di salute di Papa Francesco da una settimana ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilatera, ma tiene banco il capitolo dimissioni con tre cardinali a parlarne esplicitamente.

Pensa che Papa Francesco possa decidere di dimettersi? “Io credo di sì. Se dovesse avere delle difficoltà gravi a svolgere il suo servizio, farà la sua scelta. Sarà lui a decidere, com’è ovvio, magari chiederà consiglio ma l’ultima parola la valuterà da sé, in coscienza. Fermo restando che il suo grande desiderio è quello di compiere almeno il Giubileo, l’anno santo dedicato alla speranza che sente come il suo grande momento”. Così il cardinale biblista, Gianfranco Ravasi, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

Bergoglio come Ratzinger: in Vaticano le dimissioni del Papa non sono più un tabù

“La prima considerazione da fare è che” Bergoglio, “anche nelle difficoltà legate all’età e al fisico, ha continuato ad avere una presenza unica nel pianeta, come forse solo Giovanni Paolo II, la sua voce e la sua azione sono riconosciute da credenti e non credenti. In questo senso è esemplare il viaggio così lungo e impegnativo che ha compiuto a settembre in Asia e Oceania, nonostante la carrozzina, nonostante tutto. È stata una grande lezione, come quella degli atleti delle Paralimpiadi. Ha mostrato che si può fare tutto anche nella fragilità”, sottolinea Ravasi.

Da Ravasi ad Aveline: le dimissioni del Papa non sono più tabù

A suo dire, ancora, “si tratta di capire cosa accadrà in futuro. Del resto, lo stesso Francesco ha spiegato di aver già firmato una lettera di dimissioni all’inizio del pontificato, come già Paolo VI. Da quello che si è saputo, ora subentra una difficoltà strutturale che riguarda una funzione vitale fondamentale come il respiro. Una cosa è il ginocchio, ma se uno sente che il corpo intero è in difficoltà è diverso. Tra l’altro, è notevole che le sue condizioni siano state spiegate con chiarezza. Una volta nei confronti delle autorità supreme c’era la tendenza a nascondere, come i bollettini sovietici nei quali il segretario aveva il raffreddore finché moriva. Adesso si entra nel dettaglio: l”infezione polimicrobica’, la ‘polmonite bilaterale’. Indicazioni molto precise che mostrano un elemento indubbio di fragilità, in una persona anziana, pur tenendo conto della sua carica vitale, della capacità di reagire”.

Sulle dimissioni “tutto è possibile”, gli fa eco da una conferenza stampa in Vaticano il cardinale di Marsiglia, Jean Marc Aveline, che però sottolinea “Io non lo so. Se Ravasi sa qualcosa…”, “viviamo tutto ciò con una certa preoccupazione naturalmente ma senza cercare di anticipare quello che succederà”. E anche il cardinale di Barcellona Juan José Omella Omella parla di possibili dimissioni. “Non sono un profeta, non sono un indovino. Tutto è possibile ma l’importante è vivere questo momento presente, senza mai avere paura”.

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