Conte-Giuseppi dà la mazzata finale al campo largo. L’ultimatum dei cespugli a Elly: basta fingerti morta
Imprevedibile ma neanche tanto. A rovinare i sonni di Elly Schlein, già alle prese con il pressing della minoranza riformista e dei cattolici-dem su tutti i temi caldi dell’agenda politica, ancora un volta è il fuoco amico di Giuseppe Conte. Sempre più intenzionato a correre da solo, il leader grillino fa saltare il tavolo con il suo ritrovato e rumoroso feeling con Donald Trump. Se la politica estera della sinistra è una Babele di lingue, Conte dà il colpo di grazia condividendo apertamente la posizione del presidente Usa sull’Ucraina contro la propaganda ‘bellicista” dell’Occidente.
Lo tsunami Conte si abbatte sul Nazareno: Trump ha ragione
“Trump dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni assieme a tutti gli esperti militari: battere militarmente la Russia era irrealistico. È una verità che pesa come un macigno sulla premier Meloni. Io al posto della premier Meloni davanti a questa vergogna, questo fallimento, mi dimetterei”. Così l’ex avvocato del popolo che attacca suocera (Meloni) perché nuora intenda (Schlein). Mentre la sinistra si straccia le vesti contro il leader tycoon, che incarna il male assoluto, Conte sembra avere una grande nostalgia de bei tempi di “Giuseppi”, quando da presidente del Consiglio flirtava con The Donald e veniva amorevolmente ricambiato con il nome storpiato che fece il giro del mondo. Il corto circuito è immediato. Le parole di Conte fuori da Montecitorio, dirette più alla segretaria dem che alla premier, danno la mazzata finale al moribondo campo largo. Sono uno tsunami che si abbatte sul Nazareno scoperchiando le divisioni interne e la cronica assenza di politica estera della segretaria dem che sulle grandi sfide internazionali svetta per ambiguità e imbarazzo. Ormai tutti, dentro il partito e fuori (a partire dai cespugli centristi) le chiedono di scegliere una buona volta da che parte stare. E lei, ancora un volta scappa e non risponde alla stampa. Cosa pensa del fuor d’opera di Conte? Bocche cucite.
L’ultimatum di Azione alla Schlein: basta fingerti morta
Azione è pronta a dare l’ultimatum al Nazareno mentre Conte torna a invocare la piazza contro il governo, annunciando una mobilitazione prima di Pasqua con o senza Pd. “In questo tornante della storia – dice Calenda – se stai con Trump e Putin contro ‘le cancellerie europee’, sei un traditore dell’Europa e dell’Italia. Se il Pd ne prenderà atto e avrà il coraggio di rompere con i 5S allora si potranno trovare convergenze. Altrimenti costruite pure la coalizione della sinistra per Trump e Putin, insieme ai 5S. Il momento di decidere è arrivato Elly Schlein, non puoi continuare a fingerti morta”. Ma anche tra i dem non mancano reazioni pesanti che si propagano a catena sui social. “Quale politica estera pensiamo di condividere con lui?”, si chiede Giorgio Gori che riposta il video di Conte. Sotto-testo: non si può essere alleati con chi fa da stampella al nemico Trump.
Picierno: “C’è un limite a tutto, anche alla pazienza”
Non è più tenera la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, accusata dal grillino Pedullà di essere ‘un’infiltrata fascista nella sinistra”. “Dunque dalla parte di Trump e dei nemici della democrazia, contro l’Ue e contro lo Stato di diritto. C’è un limite a tutto, pure alla pazienza, anche quando è testardamente unitaria”, scrive Picierno mandando una frecciata velenosa allo slogan ‘inclusivo’ della segretaria. Simona Malpezzi è lapidaria: “Sono dichiarazioni gravi, non le condivido. Non si può sostenere in alcun modo che l’Italia che difende l’Ucraina sia bellicista”. “Ultima chiamata per il Pd” anche da parte di Matteo Richetti. “Se dopo le parole di Conte non c’è una presa d’atto e una distanza dal M5S, si metterà la parola fine ad ogni possibile intesa delle opposizioni”. Riccardo Maggi la mette così: “Di fronte a quello che accade nel mondo la narrazione di una piazza non può essere che Trump va contro la retorica bellicista. L’unico bellicismo che abbiamo visto in questi anni è quello di Putin che ha invaso l’Ucraina”. L’unico a credere ancora all’ammucchiata è Goffredo Bettini per il quale nel campo progressista ci sarebbero tutte “le condizioni per dialogare e lavorare insieme”. Condizioni smentite dai 5Stelle. “Il presidente Conte ha detto solo la verità e cioè che l’Unione europea, con Giorgia Meloni in testa, non ha fatto nulla per portare la pace in Ucraina. Attaccare il Movimento 5 Stelle di trumpismo è ridicolo”.
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