Covid, mai più Dpcm. FdI: con il nuovo Piano pandemico la stagione Conte-Speranza è un brutto ricordo
Archiviata per sempre la stagione di Conte e Speranza. Il nuovo piano pandemico trasmesso oggi dal governo alle Regioni mette la parola fine al sistema vessatorio e alla pratica abusata dei Dpcm adottata durante l’esplosione del covid dall’allora premier. La nuova linea è chiara: solo una legge (e non un Dpcm) potrà disporre un lockdown in caso di pandemia. E i vaccini, seppur ritenuti “efficaci”, “non potranno essere considerati gli unici strumenti” di contrasto. A cinque anni dalla pandemia e dopo la scadenza, nel 2023, del vecchio Piano, il nuovo testo avrà una valenza di quattro anni, fino al 2029. Si ispira “ai valori fondativi del nostro Servizio sanitario nazionale”, in particolare “la giustizia, l’equità, la non discriminazione e la solidarietà”, si legge.
FdI: con il nuovo piano pandemico la stagione Conte-Speranza è un brutto ricordo
Grande la soddisfazione di Fratelli d’Italia per il cambio di passo. “Mai più norme vessatorie nei confronti dei cittadini. Mai più le Camere desautorate da un inopinato autoritarismo attuato col favore delle tenebre. Il nuovo Piano pandemico costituisce una svolta nel segno della libertà e del buonsenso scientifico. Esso esclude, infatti, l’utilizzo di atti amministrativi per l’adozione di misure di contrasto ad eventuali nuove pandemie che comprimano i diritti individuali”. Così in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di FdI in commissione d’inchiesta sul Covid. Ma non basta. “La nuova strategia, infatti, riconosce sì l’importanza dei vaccini, ma non esclude l’utilizzo di altri presidi terapeutici per contrastare agenti patogeni. Prevista, inoltre, una comunicazione chiara e costante per divulgare a medici e non addetti ai lavori le evidenze scientifiche dietro a ogni misura presa. Si apre una nuova stagione all’insegna della trasparenza”.
Mai più norme vessatorie e atti amministrativi arbitrari
Dello stesso avviso Francesco Filini per il quale il nuovo piano pandemico manda in soffitta “la disastrosa gestione Conte-Speranza e il suo approccio ideologico e dogmatico. Per mettere al centro il cittadino con i suoi diritti. Bene – sottolinea il deputato di FdI – che sia stata archiviata l’era dei lockdown arbitrari, imposti con atti amministrativi come i Dpcm ed annunciati via social. Misure temporanee e straordinarie di questo genere potranno essere adottate solo con il coinvolgimento del Parlamento. Grazie alla serietà e all’impegno del governo Meloni l’Italia ha finalmente un Piano Pandemico per la gestione delle epidemie da virus a trasmissione respiratoria. Un Piano che i precedenti governi hanno mancato di aggiornare, facendoci arrivare tragicamente impreparati alla pandemia del 2020”.
A Firenze presidio delle associazioni delle vittime dei familiari
Intanto, a cinque anni dalla drammatica scoperta del paziente 1, davanti al palazzo di Giustizia di Firenze si è svolto un presidio delle associazioni dei familiari delle vittime per covid che chiedono l’apertura di indagini sulle morti avvenute negli ospedali. Si tratta di una mobilitazione che culminerà con un presidio nazionale il 9 giugno davanti al ministero della Salute a Roma. “Abbiamo deciso di dare vita a queste manifestazioni proprio per chiedere al governo e alla magistratura di intraprendere indagini perché vogliamo che venga preso in carico ciò che è successo ai nostri cari, deceduti negli ospedali, e a tutti coloro che sono stati danneggiati dai sieri”, spiegano Simonetta Filippini e Tania Bertelli, organizzatrici della manifestazione. “Abbiamo prove, filmati e ci sono le cartelle che parlano, ma in questo momento la magistratura è assente e silente”.
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