Pandemia, il j’accuse di Bertolaso: “Cinque anni fa la Lombardia fu lasciata sola. Governo del tutto assente”
“Cinque anni fa la Lombardia fu lasciata da sola”. Non usa giri di parole Guido Bertolaso, assessore al Welfare, nel suo intervento a Codogno all’evento Tra memoria e futuro, a cinque anni dal Covid. Era febbraio 2020 quando nel paesino del Lodigiano si scopriva il paziente 1 d’Italia che segnò l’inizio dello tsunami covid. E il ricordo si mescola al dolore e alla rabbi. “La leadership – che ha un ruolo fondamentale ed essenziale quando deve prendere in mano la gestione dell’emergenza – aveva lasciato questo territorio”, è la denuncia forte di Bertolaso nei confronti del governo dell’epoca. Già direttore della Protezione civile e commissario straordinario a diverse emergenze, mette in luce la drammatica realtà di quei mesi, lo stordimento delle prime ore e una certa politicizzazione della tragedia.
Bertolaso: la Lombardia 5 anni fa fu lasciata sola
“Questa regione in quell’occasione fu completamente lasciata sola, fu abbandonata a se stessa. Ma anche i prefetti che hanno avuto la responsabilità di rappresentare un governo completamente assente. È stata lasciata sola nelle mani dei medici, degli infermieri, della Protezione civile, delle forze dell’ordine, di tutti quelli che in questo territorio non sono scappati quella notte famosa in cui venne dichiarato il lockdown. Le immagini della gente che assaliva i treni alla stazione Centrale ancora ce le ricordiamo perfettamente. Scappavano tutti dalla Lombardia, nessuno venne in Lombardia. I treni partirono strapieni e non tornarono indietro”.
I giorni drammatici e la lettera a un autorevole ministro
L’assessore rivive i giorni drammatici in cui la Lombardia si trovò per prima a fronteggiare un virus allora sconosciuto. E legge in pubblico un messaggio scritto a “ad un ministro autorevole di quel momento” dopo il primo sopralluogo per rendersi “conto di quello che stava succedendo”. “Buonasera, ti scrivo e non ti chiamo perché voglio che rimanga traccia di quanto ho da dirti”, era l’esordio. Poi la descrizione di una situazione drammatica. “Gli ospedali sono saturi e la gente comincia a morire nelle astanterie dei pronto soccorso. Molti medici e infermieri sono contaminati. Nell’astanteria di Crema ho contato 82 persone in attesa di soccorso, abbandonate su seggioline in stato preagonico. Questo – ha ricordato Bertolaso – è quello che ho scritto in quel 2020 che ora sembra lontano anni luce”.
Che ci rimanga da lezione per prendere decisioni
“Che ci rimanga come lezione – aggiunge Bertolaso nel suo intervento molto dure – ogni giorno in cui noi dobbiamo prendere una decisione di qualsiasi tipo. Chi si occupa da un punto di vista delle competenze sa benissimo che da questo punto di vista bisogna mettere da parte quelle che possono essere diverse ideologie e diverse opinioni politiche. Bisogna rimboccarsi le maniche. Ed essere sempre pronti e stare sul pezzo laddove c’è davvero sofferenza, laddove c’è davvero attesa, perché ricordiamoci che la speranza è la cura e la speranza in questo territorio, in alcuni momenti di quell’anno non c’è stata o è venuta meno”.
Si è tentato di penalizzare una regione che dà fastidio
Bertolaso spiega di aver percepito il “tentativo di penalizzare una regione che, essendo da traino sotto moltissimi punti di visa, evidentemente dà fastidio”. Nessuno ricorda – osserva – che, quando viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale, il potere assoluto viene affidato alle mani della struttura centrale di Protezione civile. Tanto è vero che il capo dipartimento di quel momento venne nominato commissario di governo per l’emergenza Covid. “Ma lo avete mai visto in regione Lombardia?” chiede retoricamente al pubblico Bertolaso. “A me è stato insegnato che, quando c’è una situazione di emergenza nazionale, il capo della Protezione civile si piazza laddove c’è l’epicentro dell’emergenza nazionale. Crea il suo comitato nazionale di coordinamento. Mette intorno al tavolo i capi di tutte le forze dell’ordine e delle forze armate, e i capi di quello che è il sistema nazionale di protezione civile. Questo è accaduto in tantissime situazioni. Non è accaduto qui in Lombardia”.
L'articolo Pandemia, il j’accuse di Bertolaso: “Cinque anni fa la Lombardia fu lasciata sola. Governo del tutto assente” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.