Sondaggio “Porta a Porta”, il governo è un rullo compressore, clamoroso crollo del Pd
Il governo procede nel gradimento come uno schiacciasassi, le forse di maggioranza viaggiano col vento in poppa, il Pd cala vistosamente. Il sondaggio dell’Istituto Euromedia Research per Porta a Porta sulle intenzioni di voto degli italiani parlano chiaro: fiducia massima nel governo, con oscillazioni minime se rapportate a un gradimento che dura da quasi due anni e mezzo. Fratelli d’Italia si attesta al 30,5%, è il primo partito ormai consolidato e fa il vuoto alle sue spalle.
Sondaggio: FdI oltre il 30%, il Pd piange
Dietro il partito della premier Meloni si attesta un Pd molto dimesso, al 23,5%: un calo notevolte dello 0,7%. A guadagnare in questo eterno duello tra Partito democratico e M5S è il partito di Conte, che guadagna l’1,3 % e va all’11,5%. La “chiamata alle armi” di Giuseppi per una manifestazione di piazza anti-governo evidentemente fa gioco a una forza che fa dell’antagonismo urlato il suo fulcro. Bene Forza Italia al 9,3%: sale dello 0,1% mentre la Lega che è all’ 8,7% cala dello 0,2%. Alleanza Verdi e sinistra è al 5,7% sostanzialmente stabile (+0,1%). Azione, il partito di Calenda è al 3% e sale dello 0,3% mentre Italia Viva cede lo 0,2% ed è al2,8%. + Europa resta all’1,8%, Noi moderati, altra forza della coalizione di governo sale allo 0,7% (+0,1%).
Centrosinistra in affanno
Tirando le somme il Centrodestra perde lo 0,1% e va al 49,2 %. Il centrosinistra è al 31,0% e cede rispetto alla precedente rilevazione lo 0,6%. I sondaggisti sondano un eventuale ‘campo largo’ salire dello 0,5% attestandosi al 45,3%: mentre un eventuale campo ‘Larghissimo’ guadagnerebbe lo 0,8% salendo al 48,3%. Si tratta di puri esercizi virtuali visto che di campi larghi non c’è traccia all’orizzonte, e di larghissimi nenache in via ipotetica. Le opposizioni sono divise su tutto e appena ieri, la convocazione di una manifestazione di piazza proposta da Giuseppe Conte ha già sollevato mille distinguo da parte degli pseudo- alleati.
E’ intatta la fiducia nel governo
La fiducia nel governo è intatta nonostante il mese di febbraio sia stato dichiarato il più difficile per il premier Meloni. Pressato e contraddetto dalle toghe sui centri in Albania; pressato da un’opposizione furibonda e strumentale sul caso Almasri e sul presunto spionaggio di gioranlisti e attivisti, il presidente del Consiglio ha superato le “forche Caudine” brillantemente: ha incassato l’ok dell’Europa sul piano Albania; è la più lucida leader al tavolo di Parigi sulla pace un Ucraina. E si aggiudica un altro successo sul fronte fiscale: è la stessa Agenzia delle Entrate a smontare la narrazione della sinistra secondo cui quello attuale sarebbe un Governo amico degli evasori: nel 2024 le somme affluite nelle casse dello Stato raggiungono quota 26,3 miliardi di euro: il valore più alto mai registrato; che si somma a 7,1 miliardi di euro di recuperi non erariali conseguita per conto di Enti. Le risorse totali arrivate alle casse dello Stato ammontano così a 33,4 miliardi, due miliardi in più dell’anno precedente.
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