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Anche la Francia appoggia l’Italia sull’Albania con una memoria alla Corte di giustizia Ue. Schiaffo alla sinistra

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La Francia sta con l’Italia nella linea sui migranti e sui centri in Albania. Brutta sorpresa per la sinistra e per le opposizioni demonizzatrici della politica  del governo Meloni. La Francia del loro osannato Macron dà loro uno schiaffone memorabile. Non proprio un bel regalo di  San Valentino. Lo scoop è del Foglio che nell’edizione del 14 febbraio comunica la “sorpresa”. “Secondo la lista consultata in anteprima dal Foglio, la repubblica guidata da Emmanuel Macron con il gabinetto di François Bayrou, risulta tra i paesi – dodici in tutto – che hanno presentato “osservazioni scritte” alla Corte di giustizia europea nell’udienza dibattimentale prevista il prossimo 25 febbraio; “riguardante le cause pregiudiziali C758/24 e C 759/24 sollevate dal Tribunale ordinario di Roma sulla questione dei paesi sicuri”.

La Francia appoggia l’Italia sui migranti e l’Albania

Si tratta di una mossa dal forte impatto politico dopo i blitz delle toghe sui respingimenti e le furibonde polemiche della sinistra sui centri in Albania, tassello fondamentale della strategia del governo per frenare l’immigrazione illegale. Nell’articolo di Simone Canettieri si ricorda come “la posizione dell’Italia in Lussemburgo – davanti ai 27 giudici che si riuniranno in sessione plenaria – riguarda le procedure accelerate di frontiera che si fanno in Albania: che sono previste dal Patto migrazione e asilo destinato a entrare in vigore dal 1° luglio 2026. L’altro contenzioso riguarda i paesi terzi sicuri e poi in udienza verrà portato il documento della presidenza di turno polacca in cui si faceva riferimento agli hub albanesi come modello su cui lavorare“.

Il Foglio: “12 Paesi presenteranno una memoria a sostegno dell’Italia”

“Dodici paesi presenteranno- si spiega – una memoria scritta a sostegno dell’Italia– leggiamo – ; altri tre lo faranno per via orale. La spinta alle politiche del governo Meloni è figlia della lettera dello scorso maggio in cui 14 stati membri scrissero alla Commissione europea per chiedere “nuove misure da affiancare al Patto sulla migrazione appena varato inserendo anche gli hub per rimpatriati in paesi terzi”. Come appunto l’Albania”. Il Foglio osserva come “a differenza di quel documento – a cui non aveva aderito la Francia, così come la Germania e la Spagna – questa volta c’è Parigi. In compagnia dei governi di Sofia, Praga, Copenaghen, Tallinn, Atene, Nicosia, Riga, Vilnius, La Valletta, L’Aia, Vienna, Varsavia, Bucarest, Helsinki. Ovvero: paesi del sud, dell’est e del nord, ognuno con le proprie priorità sul piano della gestione dei flussi migratori”.

Foti: “Si rafforza la linea italiana sui paesi sicuri”

L’Italia è un modello. “Smentite le profezie sull’isolamento” è il commento del ministro per gli Affari europei Tomaso Foti. “Accogliamo con particolare favore l’appoggio della Francia, oltre che di numerosi altri paesi europei, in vista dell’udienza dibattimentale presso la Corte di giustizia europea, in programma per il prossimo 25 febbraio, sul tema dei paesi sicuri”. Il fatto che anche il governo francese abbia appoggiato la posizione dell’Italia di fronte alla Corte di giustizia europea, sul dossier Albania, depositando una memoria difensiva, accanto ad altri governi europei è un passaggio  che “rafforza la posizione italiana secondo cui l’elenco dei paesi sicuri è prerogativa dei governi”. E’ sotto gli occhi di tutti che grazie all’esecutivo Meloni l’ Italia sia diventata un punto di riferimento per le politiche sull’immigrazione. “Il sostegno degli altri Paesi alle soluzioni innovative proposte dal presidente del Consiglio e dal ministro Piantedosi confermano che la nostra strategia è un modello vincente”, sottolinea ancora il ministro. L’auspicio “è di allargare il più possibile il consenso per difendere i confini della Ue. Ancora una volta i fatti smentiscono le nefaste profezie di chi prefigura un’Italia isolata in Europa“.

“L’Italia guida un nuovo approccio alla migrazione: fondato su sicurezza, legalità e cooperazione internazionale- aggiunge Elisabetta Gardini, vicecapogruppo alla Camera . Mentre la sinistra si limita a criticare, il sostegno francese rafforza la nostra posizione in Europa. E conferma la validità del nostro operato. Il centrodestra, con Fratelli d’Italia in prima linea, è determinato a fare del modello Albania un riferimento per tutta l’Ue”. Aggiunge la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie: “A negare l’evidenza, oramai, solo una sinistra scollegata dalla realtà; e qualche toga politicizzata che tentano di fermare un’azione doverosa: ostacolare i flussi illegali, anche per tutelare la nostra sicurezza”.

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