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Mosca all’attacco di Mattarella. Lo sdegno di Meloni: «Insultata l’intera Nazione»

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Una «offesa all’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta». Così il premier Giorgia Meloni ha dato voce ai sentimenti di sdegno per gli «insulti» arrivati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La funzionaria ha accusato Mattarella di aver fatto «dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista». «Invenzioni blasfeme», le ha definite ancora Zakharova, secondo la quale il Capo dello Stato italiano «dovrebbe ricordarsi dell’inequivocabile sostegno dato dall’Italia al regime criminale neonazista in Ucraina».

Meloni: «Gli insulti a Mattarella offendono l’intera Nazione italiana»

«Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina», ha aggiunto Meloni, interpretando una reazione a difesa del presidente della Repubblica che è stata corale, tanto a destra quanto a sinistra.

Il Colle: «Il presidente assolutamente sereno»

Sul caso il Colle ha fatto trapelare che il Presidente della Repubblica è assolutamente sereno, rimandando alla lettura del testo pronunciato una settimana fa all’università di Marsiglia. Nel quale, evidentemente, non c’è alcun «parallelismo oltraggioso».

La solidarietà di La Russa e Fontana

«Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Al capo dello Stato Sergio Mattarella, custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della Nazione, rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato», ha scritto sui propri social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, esprimendo la sua solidarietà, ha poi sottolineato che le parole di Mattarella «riflettono un forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia».

Il governo compatto a difesa del Capo dello Stato

Solidarietà a Mattarella è giunta dal governo, dal vicepremier Antonio Tajani, al ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha sottolineato come nelle parole di Zakharova si rintracci «la solita tecnica cui la propaganda russa ci ha abituato da decenni: mistificando e falsificando la realtà di un discorso, quello del Capo dello Stato tenuto a Marsiglia, che era molto preciso, chiaro, denso di precisi riferimenti storici e geopolitici». «Esponenti ufficiali del governo russo – ha aggiunto Crosetto – imparino a pesare le parole e a capire meglio cosa leggono, quando e perché. Nessun Paese democratico e le sue massime istituzioni tanto meno possono accettare insulti, falsità e propaganda”, sottolinea il ministro».

La condanna unanime della politica

E, ancora, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, sottolineando che «blasfemo è attaccare il Capo dello Stato italiano», ha ricordato che «l’Italia è una Nazione libera e sovrana nella quale il presidente rappresenta l’unità nazionale ed è garante della Costituzione. Tutte caratteristiche che difettano alla Russia che infatti ha invaso l’Ucraina proprio come fece a suo tempo la Germania nazista con la Polonia e poi con la stessa Unione sovietica». Unanime anche la condanna dei gruppi parlamentari. Di «dichiarazioni davvero gravi e inaccettabili», hanno parlato di capigruppo di FdI alla Camera e al Senato, Lucio Malan e Galeazzo Bignami. «Il regime di Putin – hanno ricordato – si è macchiato di una vile aggressione nei confronti dell’Ucraina il 22 febbraio del 2022 e, a distanza di ormai tre anni da quel giorno, rinnoviamo la nostra condanna, unitamente ad esprimere al presidente Mattarella la nostra stima e solidarietà». La solidarietà del Pd è stata portata da Elly Schlein, che ha sottolineato come Mattarella sia stato attaccato «dal governo di Mosca per aver condannato con forza e senza mezzi termini l’aggressione della Russia contro l’Ucraina. La comunità democratica – ha aggiunto – si riconosce pienamente nelle parole e nell’azione del Capo dello Stato, custode della Costituzione e della democrazia».

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