Benigni-show: duetta con Conti, svela il voto di Musk a Giorgia. Poi l’annuncio del ritorno in Rai

Non sta nella pelle Carlo Conti per il colpaccio. “Ho coronato un sogno, avere Benigni a Sanremo”, dice  prima di salutare dal palco dell’Ariston il pirotecnico re dei giullari. Battesimo con il botto per la serata sanremese delle cover, co-condotta da Geppi Cucciari e Mahmood. Con il Roberto nazionale lo show, dodici minuti, è assicurato tra toscanismi, battute saltellanti, gag politiche e poca suspense. Prima di duettare con il “bravo conduttore” sulle note dell’Inno del corpo sciolto, suo grande classico della stagione più vulcanica, dopo aver finto di sottrarsi (no, non lo canterò mai, in prima serata, c’è il bollino rosso), Benigni entra in scena ironizzando sull’assenza dei temi politici dal Festival.

Benigni-show: ho detto Bella ciao, è successo un casino

“La politica non c’è, Sanremo si sa è una situazione tesa. Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino, non si può, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso”. Lo stile è quello di sempre per un Benigni old style alla sua settima partecipazione alla kemesse sanremese. Disturbare a passo di danza un po’ a destra, un po’ a sinistra, un po’ al centro. Il vero campo largo? “Il vero campo largo lo hai fatto tu a Sanremo con Gerry Scotti”. Stuzzica Toni Effe, poi passa ad Amadeus: “Entrando ho visto dei cantanti che ancora sono in attesa di cantare dall’anno scorso”.

Musk ha già votato Giorgia su X

A fare la parte del leone nel monologhino è il patron di Tesla. “Sai chi ci sta guardando? Elon Musk. È interessatissimo all’Italia, figurati se non vede Sanremo”,  ha detto giocando sull’artista in gara e la premier Meloni. “Gli interessa proprio. Su X ha già votato per il vincitore. Giorgia. C’era anche l’anno scorso e l’anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Ci sarà per un po’ di tempo, te lo dico io che mi intendo di musica”. Lunga vita alla presidente del Consiglio? Non proprio visto che aggiunge “dobbiamo farcene una ragione”. Inevitabile anche la “dedica” a Trump. “Anche Trump vuole l’Italia e segue Sanremo da Mar-a-Lago. Vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano, ha già il cappellino pronto: Make Sanremo Great Again. E vuole la Liguria. O la Liguria accetta pacificamente o gli mette un dazio del 200% sulle trofie al posto”.

L’annuncia del rientro in Rai con “Il Sogno”

Infine il tanto chiacchierato annuncio a sorpresa, anticipato con l’enfasi delle grandi occasioni da Conti. Il ritorno in Rai il prossimo 19 marzo con un one man show dal titolo “Il Sogno”. “Sarò uno show pieno di stupore, di sorprese. Ci metterò tutta la mia gioia, il mio sentimento. Uno spettacolo di verità e bellezza”. Immancabile, forse un po’ scontato, l’omaggio devoto al presidente Sergio Mattarella, di cui andare orgogliosi. La performance non ha convinto tutti. Decisamente sottotono se si pensa alla lectio sulla Divina Commedia che aveva sedotto tutti, fedelissimi e detrattori. Sui social è derby, tra chi inneggia alla ” voce della resistenza” contro il governo di centrodestra  e chi contesta la qualità deludente del premio Nobel. “Benigni è letteralmente il nonno con la demenza che inizia a sparare str* *ate a tavola e non si ferma più finché non lo cacci a calci in c***o”, scrive un telespettatore annoiato.

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