Von der Leyen: più soldi per la difesa, serve coraggio. Palazzo Chigi: pronti a collaborare
Bruxelles conferma la linea dell’incremento degli investimenti nel comparto strategico della Difesa. “La Commissione europea proporrà di attivare la clausola di salvaguardia del patto di stabilità per consentire agli Stati membri di aumentare gli investimenti nella difesa”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen alla Conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco. Nell’individuare lo strumento più idoneo ha citato esplicitamente il precedente della pandemia di Covid-19 che portò alla sospensione del Patto di stabilità per quasi quattro anni.
Von der Leyen: sospendere il patto di stabilità per la difesa
“Durante la pandemia abbiamo attivato la clausola di salvaguardia perché ci trovavamo nel bel mezzo di una crisi. Ritengo che ci troviamo in un altro periodo di crisi”, continua von der Leyen, preoccupata per la guerra russo-ucraina e un’Europa indietro nella corsa agli armamenti. Sospensione delle regole comuni di bilancio, dunque, ma solo per quanto riguarda la difesa: la rivoluzione dell’Unione europea può cominciare. “L’attivazione della clausola di salvaguardia consentirà agli Stati membri di aumentare sostanzialmente la loro difesa contro la spesa. Naturalmente, dovremo farlo in modo controllato e condizionato”, spiegato von der Leyen annunciando la proposta di un pacchetto più ampio di strumenti su misura.
“Serve un approccio europeo per fissare le priorità di investimento”
Per un massiccio pacchetto di difesa – avverte – abbiamo bisogno anche di un approccio europeo nel fissare le nostre priorità di investimento. Ciò consentirà di effettuare investimenti in progetti difensivi di comune interesse europeo”. Il messaggio, subito apprezzato da Palazzo Chigi, è chiaro. “Parlando di sicurezza europea, l’Europa debba fare di più, deve mettere di più sul tavolo”, ha insistito la presidente della commissione Ue. “E, per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di un’impennata della spesa per la difesa europea. Attualmente l’Ue a 27 spende circa il 2% del Pil per la difesa”. Serve più coraggio, questo il senso dell’intervento di von der Leyen al tavolo della sicurezza in Germania. “La nostra spesa per la difesa è aumentata da poco più di 200 miliardi prima della guerra a oltre 320 miliardi l’anno scorso. Ma dovremo aumentare considerevolmente quella cifra ancora una volta, perché passare da poco meno del 2% a sopra il 3% significherà centinaia di miliardi di euro di investimenti in più ogni anno. Quindi abbiamo bisogno di un approccio coraggioso”.
Palazzo Chigi: bene è un primo passo nella giusta direzione
Per il governo italiano si tratta di una buona notizia che va nella direzione sempre auspicata. In un comunicato Palazzo Chigi esprime soddisfazione sulle nuove iniziative volte a incrementare gli investimenti nel settore della difesa. “A partire dall’esclusione di tali spese dal Patto di Stabilità”, come richiesto da tempo dall’Italia. Per la Presidenza del Consiglio “si tratta di un primo, fondamentale passo nella giusta direzione, che dovrà essere seguito anche dall’istituzione di strumenti finanziari comuni”. Il governo si dice poi “pronto a lavorare costruttivamente con le istituzioni europee e con gli altri Stati membri. Per raggiungere insieme questi importanti obiettivi”, partendo dalla prossima presentazione del Libro bianco della difesa dell’Ue.
Crosetto: bene, è la mia ossessione da anni
Particolarmente soddisfatto il ministro della Difesa Guido Crosetto per l’annuncio di von der Leyen sulla necessità di aumentare le spese militari. “Una mia vera ossessione da anni”, dice sottolineando la necessità di scorporare le spese della Difesa dal Patto di Stabilità. “È una vittoria della ragione e della necessità, oltre che una grande vittoria politica e diplomatica dell’Italia e del governo Meloni. Sin dall’inizio del mio mandato ho sostenuto con forza questa sempre più impellente necessità. L’Europa, mai come oggi, non può più permettersi di restare indietro. Serve una difesa comune credibile, capace di proteggere i nostri cittadini e di garantire stabilità nel contesto geopolitico attuale”.
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