“Inimitabili”, il ritorno: Pirandello, Malaparte, Fallaci e Toscanini raccontati da Sylos Labini su Rai3
Si riparte con gli “Inimitabili”. Finalmente al via martedì prossimo 18 febbraio le riprese televisive della seconda serie delle personalità scelte per il programma prodotto da Rai Cultura, ideato e condotto da Edoardo Sylos Labini. Programma che tanto seguito ha avuto a passata stagione scritto insieme ad Angelo Crespi, per la regia di Claudio Del Signore, con le musiche originali del maestro Sergio Colicchio. Squadra che vince non si cambia. Dopo che la serie d’esordio le varie puntate sono diventate anche una trilogia teatrale, con il debutto in Senato e la chiusura della tournée con il capitolo dedicato al padre del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, in scena domenica 16 febbraio al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Ed ora il via al nuovo quartetto di scrittori che hanno scritto pagine cucite nel dna della cultura italiana che certo appassioneranno ancora su Rai3, a partire da fine primavera.
Il quartetto di “Inimitabili”
Dopo Mazzini, d’Annunzio, Marinetti e Guareschi, l’attore e regista romano porterà sul piccolo schermo la grande Oriana Fallaci, donna straordinaria e giornalista indomita; il più grande drammaturgo del ‘900, il Premio Nobel Luigi Pirandello, padre della drammaturgia moderna. Poi il maestro dei maestri, il direttore d’orchestra Arturo Toscanini e l’eclettica e misteriosa figura dello scrittore e poeta Curzio Malaparte, l‘arcitaliano. Autori grandissimi che Sylos Labini racconterà alla sua maniera: 45 minuti intensi di vita, di passione per l’Italia resi in modalità “sintetico-emozionale”, cifra a cui il regista ci ha abituato. Anticonformisti, figure di rottura, scomode e ora più che mai attuali come i libri dell’ultima Oriana Fallaci dimostrano prepotentemente. Le loro vite saranno raccontate attraverso le loro opere e nelle pieghe della loro vita interiore. Sylos Labini li renderà vivi attraverso le loro parole e i passaggi cruciali delle loro esistenze fuori dall’ordinario.
I magnifici 4 di Sylos Labini
“Sono -come nelle prima serie – grandi italiani che hanno costruito l’immaginario culturale dell’Italia diffondendolo anche all’estero. La Fallaci e Toscanini hanno vissuto una parte della loro vita a New York, Pirandello ha vinto il Nobel, Malaparte anche se legato sempre allo Strapaese è stato un intellettuale anarchico molto amato anche fuori dalla patria. Ma tutti e quattro legati alle proprie radici culturali e alla propria terra”. Questo “legame” è il filo conduttore che il regista e attore ama sottolineare. Toscanini e Malaparte, prima fascisti poi antifascisti, forniranno una cornice storica utile per inquadrare il nostro passato attraverso scelte e contraddizioni di un’epoca drammatica. Tutti “inimitabili” tutti sempre un po’ più in là dei loro contemporanei, semnpre oltre i confini del loro tempo e per questo vivi più che mai. Sarà un bel vedere. (Foto dall’Archivio Ansa).
L'articolo “Inimitabili”, il ritorno: Pirandello, Malaparte, Fallaci e Toscanini raccontati da Sylos Labini su Rai3 sembra essere il primo su Secolo d'Italia.