Brescia, inciampa alla mostra e squarcia una tela del ‘500. Il museo la prende bene: «Cose che succedono»
Un movimento sbagliato, la perdita dell’equilibrio e una conseguenza che è timore ricorrente per i tanti che si sentono un po’ goffi quando si trovano in un museo: il danno a un’opera d’arte. È accaduto alla mostra “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552″, allestita nel complesso cittadino di Santa Giulia, dove una visitatrice è finita rovinosamente, per il quadro, su una tela a olio del Moretto. La donna protagonista dell’incidente, un’anziana secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa La Presse, fortunatamente non ha riportato conseguenze. «Sono cose che succedono», hanno commentato con invidiabile aplomb dalla Fondazione, chiarendo che «il danno non desta preoccupazione». «La tela – è stato chiarito ancora – è stata messa in sicurezza, e sarà lavorata quanto prima dai restauratori a Santa Giulia».
L’incidente al museo di Brescia: inciampa e squarcia una tela del ‘500
Secondo una prima ricostruzione, la sfortunata visitatrice avrebbe colpito il quadro con una mano o un gomito. Il quadro si trovava all’ingresso di una delle sezioni della mostra, quella intitolata “Devozione”. A dare notizia dell’incidente è stato il quotidiano locale Bresciaoggi, parlando di un danno da migliaia di euro. La tela, uno stendardo che veniva portato in processione e che è dipinto su due lati, fronte-retro, non era appesa al muro, ma collocata in una posizione “standing alone” sul percorso, con ogni probabilità per farla apprezzare nella sua interezza. Su un lato sono raffigurati due santi non identificati, sull’altro la Vergine e ai suoi piedi i due disciplini, devoti appartenenti alla confraternita della Madonna del Carmine, per la quale il Moretto, al secolo Alessandro Bonvicino, l’aveva dipinto tra il 1522 e il 1524. E “Stendardo dei disciplini” è anche il nome dell’opera.
Il direttore della Fondazione Brescia Musei: «Il danno è recuperabile e c’è l’assicurazione»
La tela, che non aveva protezione, si trova a Santa Giulia dallo scorso ottobre, quando vi è arrivata al termine di un lungo lavoro di restauro. Che ora andrà ripreso. «La restauratrice è giunta immediatamente», ha spiegato il direttore della Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov, assicurando che «il danno è pienamente recuperabile dato che il taglio è stato netto, senza sfrangiature, e non c’è stata perdita di superficie pittorica» e chiarendo che la cifra necessaria al ripristino «verrà completamente coperta dall’assicurazione». «Un’opera come quella è assicurata in tutto e per tutto. Sono polizze molto costose», ha spiegato il direttore.
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