L’imitazione di Bocchino su La7 divide i social: “Fa ridere”, “No, si vede che dà fastidio” (video)
«Ho l’impressione che il suo garbo e le sue circostanziate e puntuali argomentazioni incomincino a dare fastidio a quelli de La7. Ed ecco il modo per smontare la sua serietà e competenza»: nel commento Instagram di un follower di Italo Bocchino arriva la disamina più pungente sull’imitazione su La7 del direttore editoriale del Secolo d’Italia.
Italo Bocchino viene imitato da alcune settimane da Paolo Kessisoglu, nel corso della trasmissione DiMartedì di Giovanni Floris. Nell’ultima puntata, sotto gli occhi di una divertita Marianna Aprile, il comico inscena un monologo grottesco nel quale incarna Bocchino che riversa la sua frustrazione per non venire trattato come i direttori dei giornali di sinistra. «Io sono militante e lo dico, lei mi vuole ghettizzare – dice il comico all’intervistatore Luca Bizzarri – qui a La7 quando me lo tolgono puliscono il microfono con l’acqua ragia, perché ho detto delle cose di destra. Se c’era Giannini tutti a fare i salamelecchi, era seduto a fare i suoi comizi antifascisti. Che brutta cosa!». “I comizi?”, chiede Luca Bizzarri. “No, l’antifascismo”, replica Kessisoglu-Bocchino.
L’imitazione di Bocchino: “Che brutta cosa l’antifascismo”
“Io non faccio la vittima, semplicemente noi di destra siamo ghettizzati. Io in camerino non ho neanche la tv. A Giannini invece hanno messo uno schermo al plasma dove può vedere le donne nude. Che poi gliel’ho anche chiesto. Posso venire da te a guardare le donne nude?”. La risposta è bipartisan: “Mi ha detto no, perché c’è già Floris a guardarle”.
Da parte del bersaglio dell’imitazione è arrivato un commento su Instagram, con la condivisione del video. “Grazie a Luca e Paolo per l’imitazione. Viva la satira”, scrive il direttore editoriale del Secolo su Instagram. Ma non tutti i follower la incassano con altrettanto fair play. «Però Luca e Paolo ci vanno pesanti e, a volte non sono proprio tanto eleganti! Stancano un po’ perché è un umorismo un po’ troppo a senso unico!», commenta Francesca. Mentre Vincenzo commenta: “Ogni tanto una risata ci vuole”.
La replica del direttore editoriale del Secolo: viva la satira
Su X, i commenti sono più feroci: “Giannini della casta privilegiata, lui sì”. Un altro utente boccia in toto la trasmissione di Floris: “Programma per vecchi comunisti malinconici”. Un altro ancora chiede: “Sta facendo Conte?”. L’imitazione ha comunque centrato il bersaglio a giudicare dalle migliaia di visualizzazioni su Youtube e sulle piattaforme. Viva la satira, dunque. Sempre e comunque: anche quando soffre di strabismo a sinistra.
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