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Trump firma anche le sanzioni contro il Sudafrica: il governo di Pretoria ha “discriminato” i bianchi

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Donald Trump ha sanzionato il Sudafrica con un ordine esecutivo:  tra le motivazioni, c’è anche la discriminazione razziale esercitata dallo stato in questione nei confronti dei cittadini bianchi. Il presidente americano si è detto pronto ad accogliere gli Afrikaner “in fuga da discriminazioni razziali del governo, compresa la confisca di proprietà”. “Noi non vogliamo trasferirci altrove, non chiederemo ai nostri figli di spostarsi in un altro Paese”, ha spiegato Kallie Kriel, a capo di Afriforum, associazione che rappresenta la comunità dei bianchi in Sudafrica.

Al momento Trump ha sospeso gli aiuti e l’assistenza al Sudafrica non soltanto per le discriminazioni razziali, ma anche per le posizioni aggressive del paese “nei confronti degli Stati Uniti e dei suoi alleati – ha sottolineato – tra cui l’accusa di genocidio a Israele e non a Hamas, presso la Corte internazionale di giustizia, e il rilancio delle sue relazioni con l’Iran per sviluppare accordi commerciali, militari e nucleari”.

Trump sanziona il Sudafrica: “Non sosteniamo la violazione dei diritti umani”

“Gli Stati Uniti – si legge nel provvedimento firmato da Trump – non possono sostenere la violazione dei diritti umani da parte del governo sudafricano nel suo Paese o la sua politica estera che pone minacce alla sicurezza della nostra Nazione, dei nostri alleati, dei nostri partner africani e dei nostri interessi”. Il governo africano ha poi deciso di rispondere a Trump, ritenendo che la sua ostilità faccia parte “di una campagna di disinformazione e propaganda” e che la critica rivolta verso la nuova riforma agraria “manca di un’accurata corrispondenza ai fatti”.

Il capo di stato sudafricano Cyril Ramaphosa ritiene che la nuova riforma agraria, che sostituisce una legge del 1975 che garantiva ai cittadini bianchi di cedere i terreni se retribuiti, sia “una pietra miliare per la trasformazione del Paese”.

Il Time scrive che con la nuova legge il governo sudafricano può acquisire terreni “per uno scopo o nell’interesse pubblico: tra le opzioni menzionate dal portavoce, oltre alla requisizione di un possedimento per motivi di rischio per la popolazione, figura anche l’esproprio statale per il mancato utilizzo di una proprietà”.

Gli Usa contro l’esproprio dei terreni ai sudafricani bianchi

Tammy Bruce, portavoce del dipartimento di Stato, ha scritto su X che i “contadini sudafricani perseguitati e altre vittime innocenti perse di mira solo per la loro razza sono benvenute qui in America”. Kallie Kriel di Afriforum ha scelto di avviare una corrispondenza con gli Usa e il governo sudafricano, secondo quanto ha affermato durante la conferenza stampa. Il fatto che i bianchi abbiano più terreni dei neri dopo la fine del precedente sistema apartheid, non è un buon motivo per espropriarli secondo gli Stati Uniti.

Mentre il segretario di stato americano Marco Rubio ha scritto su X che il governo sudafricano sta “facendo cose molto brutte, espropriando proprietà private”. L’esponente repubblicano ha poi evidenziato che viaggiare in Sudafrica sarebbe uno spreco di denaro dei contribuenti e paragonabile a un incitamento all’antiamericanismo.

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