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Assalto all’altare di San Pietro: romeno distrugge sei candelabri antichi. Il video del folle gesto

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Un gesto improvviso, dettato forse da un quadro psichiatrico patologico o da una furia iconoclasta cieca e violenta. La Basilica di San Pietro è stata vandalizzata ieri da un cittadino romeno, che ha buttato per terra sei candelabri del 1865 dal valore di 30mila euro, dopo essere salito sull’altare centrale. L’uomo è stato successivamente fermato dalla Gendarmeria vaticana e poi identificato dall’Ispettorato vaticano. Durante l’azione in chiesa c’erano molti pellegrini che hanno ripreso la scena con i loro dispositivi mobili. In base a quanto riferito da Matteo Bruni, direttore della Sala stampa vaticana, si è trattato del gesto di “una persona con gravi disabilità psichiche” e che è stata successivamente “presa in custodia dalla Gendarmeria vaticana e consegnata alle autorità italiane”.

Assalto ai candelabri della Basilica di San Pietro: arrestato un romeno

Quello compiuto dal cittadino romeno non è un caso isolato: già nel 2020 un gesto simile fu compiuto da un 50enne di Santa Marinella che salì sull’altare e lanciò un candelabro. Scavando nella memoria del tempo, è possibile ricordare anche il tentativo della distruzione del Pietà di Michelangelo da parte di Laszlo Toth nel 1972, geologo australiano di origini ungheresi, che causò all’opera marmorea danni molto gravi dopo averla presa a martellate. All’epoca l’uomo utilizzò un martello da 5kg che ruppe il braccio le palpebre e il naso di Maria vergine, cercando di infierire anche sulle gambe della scultura di Cristo. L’uomo, stando alle fonti de Il Post, avrebbe urlato di essere Gesù e di voler annientare le sue raffigurazioni. La scultura venne ricostruita ed esposta nuovamente nel 1973, dietro un vetro antiproiettile. Un altro episodio simile avvenne nel 2022, quando un cittadino americano di origini egiziane scagliò a terra due sculture nei Musei vaticani, dopo che gli venne impedito di parlare con il Papa. L’uomo provò a fuggire ma anche in questo caso le forze di sicurezza riuscirono a bloccarlo e venne interrogato dall’Ispettorato vaticano. Purtroppo le due sculture, disposte nel Museo Chiaramonti, in quel caso subirono ingenti danni.

Nel video dell’ultimo atto vandalico contro la Basilica di San Pietro, si nota come l’uomo abbia tirato calci ai doppieri sull’altare, dopo essersi arrampicato con il proprio zaino sulle spalle sull’altare e provando a togliere da quest’ultimo anche la tovaglia bianca.

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