Soros ci cova: arrivano conferme, dietro le denunce alla Cpi contro l’Italia c’è Open Society
Arrivano conferme alla notizia data dal Secolo d’Italia in anteprima il 3 febbraio: c’è lo zampino del miliardario George Soros dietro le denunce alla Corte penale internazionale contro il governo Meloni per il caso Almasri.
Lo zampino di Soros nella denuncia alla Cpi
Sulla prima pagina del quotidiano La Verità di sabato 8 febbraio anche Fabio Amendolara arriva a confermare il link tra le azioni giudiziarie e le società del 91enne speculatore di origine ungherese, come il nostro giornale aveva già riportato con dovizia di particolari.
Soros ci cova, insomma, come scrive anche il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Indovinate un po’ chi finanzia l’associazione che ha denunciato Giorgia Meloni e i suoi ministri alla corte penale europea= Lo studio per il quale lavorano i professionisti che chiedono di incriminare il nostro governo per non aver arrestato il capo della polizia libica Almasri ha infatti tra i suoi sponsor anche «Open society»: avete letto bene. Proprio la fondazione voluta dal miliardario ungherese.
Il gruppo di legali di Front-Lex foraggiati da Open Society
L’avvocato israeliano Omer Shatz è il leader dell’ufficio legale di una fondazione con sede ad Amsterdam: Front-Lex. E, sorpresa delle sorprese, ma per i nostri lettori neanche tanto, La Verità ha scoperto che «Front-Lex nel 2021 ha ricevuto un finanziamento niente meno che dalla Open society foundation di George Soros, il ricchissimo finanziere-speculatore pro migranti che da anni sovvenziona Ong in tutto il mondo. L’obiettivo della fondazione? Come si legge sul sito Web, è quello di «sfidare le politiche migratorie dell’Ue attraverso contenziosi strategici dinanzi ai tribunali europei». Tradotto: usare le aule di tribunale come campo di battaglia per ribaltare le politiche di contenimento dell’immigrazione. Battaglie finanziate grazie anche ai finanziamenti che arrivano dalle società appartenenti a Soros».
Un altro attacco al governo italiano da parte del miliardario newyorchese
Un finanziamento per denunciare il governo Meloni alla Cpi che ricorda un altro attacco in grande stile firmato da Soros, sempre contro l’Italia. Riporta infatti alla memoria i tempi “redditizi” (per lo speculatore amato dalla sinistra che guadagnò un miliardo in una notte) e infausti (per il nostro Paese) delle speculazioni contro la lira italiana e contro la sterlina. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio di attaccare l’Italia. Con il compiacimento, purtroppo, di una parte degli esponenti dell’opposizione.
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