Nora, 15 anni, uccisa da un’overdose di fentanyl? scatta l’allarme sulla droga assassina in Italia
Chiedono giustizia i genitori di Nora, la quindicenne italo-tunisina che è stata ritrovata morta in un appartamento dell’Ater a San Bonifacio per sospetta overdose: pretendono che “la verità venga fuori”, racconta Il Giornale. Per comprendere la causa reale della sua morte però bisognerà attendere gli esami tossicologici, anche se per il momento c’è un cittadino nordafricano iscritto nel registro degli indagati, verso il quale non è scattata alcuna misura cautelare. Il dottor Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattia infettiva all’ospedale policlinico Policlinico San Martino di Genova, ha commentato la vicenda della ragazza con un post su Facebook, parlando dell’ “allarme droga tra i ragazzi” e della preoccupazione “per l’arrivo in Italia del fentanyl che può acuire il disagio giovanile”.
Essia, la sorella di Nora, aveva affermato al Corriere della sera che la giovane fosse passata “giovedì nel bar della stazione a prendere uno zainetto che aveva lasciato a casa di mia sorella Guendalina. Con lei c’era una donna brasiliana. Poi ha preso l’ultimo treno per San Bonifacio di sera attorno alle 22 e non l’abbiamo più vista”.
A quanto pare non è stata la prima volta in cui la ragazza si è allontanata da casa propria per più di 24 ore, ma la miglia esclude che lei si fosse già recata nell’appartamento in cui ha perso la vita prima di quel giorno.”Io avevo accesso al suo profilo Instagram e controllavo le sue chat – ha raccontato ancora Essia – eravamo preoccupati per lei e almeno così riuscivamo a capire dove andava e con chi era”. “Di San Bonifacio non ho trovato tracce. Temiamo che qualcuno le abbia fatto del male e non è giusto”, ha concluso la ragazza.
L’ipotesi dell’overdose di Nora e il fentanyl nel mondo globalizzato
“Io e Nora eravamo state in quella casa la settimana prima della sua morte”, ha invece raccontato un’altra sua amica con una versione che non assomiglia esattamente a quella della sorella. “Lì avevamo partecipato a una festa con alcuni nostri conoscenti. Le avevo raccomandato però di non tornare più da sola in quell’appartamento“, ha specificato in seguito la testimone. “Nell’ultimo periodo girava spesso con una brasiliana che a me non piaceva” ha aggiunto “avevo invitato Nora a casa mia, ma le voleva portare anche quella donna e io le ho detto di no. Temo che in quell’appartamento la brasiliana abbia venduto la mia amica agli spacciatori. Poi l’ipotesi più cruenta: “Ho paura che l’abbiano drogata con il crac e l’eroina e che le abbiano fatto del male, dandole una botta in testa o stuprandola”.
L’autopsia però non ha rilevato segni di violenza sul corpo di Nora, per questo il pm Carlo Boranga, titolare dell’inchiesta, ha deciso di aprire un fascicolo con l’ipotesi di morte come conseguenza di un altro reato. L’attenzione è rivolta verso il nordafricano sotto indagine che potrebbe averle dato la dose letale, m sarà comunque necessario attendere la relazione finale del medico legale per comprendere la ragione del decesso. Nora aveva lasciato la scuola a 12 anni ed era stata inserita nella comunità di San Patrignano, da cui era poi scappata. Secondo l’amica “Nora era una ragazza d’oro” che amava i bambini e che spesso faceva da babysitter ai figli dei vicini: tra i suoi sogni c’era quello di cambiare finendo la scuola per costruire un futuro migliore.
Matteo Bassetti, ha parlato della scomparsa della giovane italo-tunisina osservando come anche negli stupefacenti “il mondo è globalizzato. Infatti dopo aver compiuto una vera e propria strage negli Usa, cresce la preoccupazione per l’arrivo in Italia del fentanyl, oppioide sintetico di basso costo”.
I decessi causati dal fentanyl negli Usa
“Nel 2022 negli Usa – ha ricordato il dottor Bassetti – sono morte 73mila persone” a causa del fentanyl, mentre il numero di decessi in Europa è già a 140. “Si teme che anche in Italia vi sia un pesante ingresso di questa sostanza, sotto forma di liquidi e pasticche” ha sottolineato il medico, attestando che sotto questa forma sarebbero “facili da smerciare”. “A facilitare questo commercio concorre anche un mercato del web che ti fa arrivare il fentanyl direttamente a casa – ha evidenziato – il fentanyl, infatti, è estremamente potente e facile da reperire: spesso miscelato con altre droghe, aumenta il rischio di overdose fatale”.
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