Taglio delle tasse, è l’ora del ceto medio. Osnato: “Spero che la sorpresa arrivi con l’uovo di Pasqua”
Il taglio delle tasse al ceto medio potrebbe arrivare «nel giro di qualche settimana». A dare un’idea dei tempi è stato il presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, spiegando che «poi vedremo lo strumento, se sarà un decreto o altro» per intervenire sull’Irpef. «Ma è una questione tecnica, l’importante è dare un segnale di riduzione della pressione fiscale anche al ceto medio. Diciamo – ha aggiunto Osnato – che mi auguro che nell’uovo di Pasqua (quest’anno cade domenica 20 aprile, ndr) ci sia questa sorpresa».
Taglio delle tasse: ora tocca al ceto medio
L’obiettivo di ridurre le tasse al ceto medio era stato indicato dallo stesso premier Giorgia Meloni anche nel corso della conferenza stampa di inizio anno, spiegando come il «segnale» finora non fosse arrivato a causa delle risorse limitate, che il governo nella fase iniziale ha preferito concentrare sui redditi più bassi, per metterli in sicurezza.
Il governo al lavoro sulle risorse
Ieri è stato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a ribadire che il governo è al lavoro su questa fase due della riduzione delle imposte ai cittadini, che dovrebbe riguardare in particolare i «redditi da 28 a 50mila euro e se possibile fino a 60mila». Il tema, ha ribadito il viceministro, è il reperimento delle risorse, ma «stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate e la Ragioneria perché tutti gli interventi devono essere fatti in modo prudente per rispettare la nuova governance europea». «Stiamo producendo risultati significativi nella lotta all’evasione, ci sono stati recuperi per 32,7 miliardi e c’è un trend di crescita, bisognerà individuare la parte strutturale che può essere messa al servizio dell’intervento per il ceto medio. Poi ci sono possibili interventi legati all’incremento dell’occupazione che genererà flussi di imposte importanti», ha precisato Leo, senza però volersi sbilanciare sui tempi.
Osnato: «Puntiamo ad arrivare ai redditi fino a 60mila euro»
Intervistato da Affaritaliani, Osnato ha ricordato a proposito del taglio dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% che «il viceministro Leo è stato il primo a parlare di questo provvedimento e che sarebbe stato fatto non appena ci sarebbero state le risorse». «Quindi – ha precisato il presidente della Commissione Finanze – non c’è alcuna svolta da parte sua, anzi la conferma della sua battaglia». «Grazie alla riforma fiscale e agli introiti derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, e ai maggiori introiti resi strutturali derivanti da un rientro contributivo dovuto al crescente livello occupazionale, questa operazione a favore del ceto medio è realizzabile», ha proseguito Osnato, ricordando che Leo ne parla «fin dai tempi della discussione sulla delega fiscale». L’esponente di FdI si è detto inoltre fiducioso che «si possa arrivare fino a 60mila euro», spiegando che «saneremo molto prima, invece, i mancati 100 euro al mese per i redditi tra 8 e 9mila euro all’anno. Questo lo faremo subito».
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