Incendio a Ciampino, fermato uno straniero con decreto di espulsione. Salvini: “Atto criminale”
Mattinata di caos all’aeroporto di Ciampino, dove un incendio doloso ha mandato in tilt la torre di controllo, costringendo alla deviazione dei voli su Fiumicino. Dietro il rogo, secondo le indagini, c’è un trentenne georgiano, appena giunto in Italia e già destinatario di un decreto di espulsione. Ora è accusato di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Il rogo e l’evacuazione della torre di controllo
L’incendio è divampato intorno alle 7 del mattino in un locale tecnico alla base della torre di controllo dell’aeroporto romano. Il fumo denso ha costretto all’evacuazione immediata del personale, causando la sospensione di decolli e atterraggi. Svariati i ritardi e i disagi, fino a quando l’Enav non ha dichiarato nuovamente agibile lo spazio aereo.
Un cittadino georgiano è stato fermato per l’incendio doloso che oggi ha danneggiato alcuni locali tecnici dell’aeroporto di Ciampino, creando disagi per i viaggiatori in partenza e in arrivo pic.twitter.com/ZdmjMg9nGl
— Tg3 (@Tg3web) February 5, 2025
«Non si registra alcun danno alle apparecchiature utili all’operatività della torre», ha precisato Enav, scongiurando il peggio, ma il gesto ha comunque bloccato il traffico aereo e ha richiesto l’intervento massiccio dei vigili del fuoco.
Il fermo dell’attentatore e le accuse
Le indagini hanno portato all’immediato fermo di un uomo, identificato in un cittadino georgiano di 36 anni. L’attentatore si trovava in aeroporto per lasciare l’Italia in seguito a un provvedimento di espulsione, ma ha scelto di appiccare il rogo alla sala apparati prima della partenza.
Non sono ancora chiari i motivi del gesto, ma la dinamica è stata ricostruita con precisione: dopo essere stato bloccato da due operatori della sicurezza, con i quali ha ingaggiato una colluttazione, è comunque riuscito a introdursi nel locale e a dare fuoco ai materiali accatastati. I due agenti sono rimasti contusi e medicati sul posto. Dunque, le accuse: attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento aggravato, incendio doloso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Salvini sull’incendio a Ciampino: “Atto criminale, ora chiarezza”
A margine della conferenza stampa dell’Airport Day presso l’Associazione Civita, a prendere parola è stato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. «Ciampino? Sabotaggio. Spero non ci siano ulteriori eventi che bloccano treni, porti o aeroporti per dolo o battaglia politica o sindacale», ha dichiarato Salvini a margine della conferenza stampa dell’Airport Day presso l’Associazione Civita. «Un atto criminale», lo ha definito, auspicando che si proceda a far chiarezza anche «su tutte le stranezze lungo le linee ferroviarie italiane avvenute nelle scorse settimane».
L’intervento dei vigili del fuoco e il ripristino delle operazioni
Sul posto sono intervenute diverse squadre di pompieri, oltre a quelle aeroportuali già presenti, che hanno impiegato ore per domare le fiamme e dissipare il fumo. La presenza di materiali infiammabili nel locale tecnico ha facilitato la propagazione dell’incendio, rendendo l’operazione complessa. In via precauzionale, le linee bus 520 e 720 sono state deviate su percorsi alternativi per permettere l’arrivo dei soccorritori. Adr ha confermato nel pomeriggio la piena operatività dello scalo, ma la giornata rimane segnata da ritardi, acuiti anche dallo sciopero dei lavoratori di Aviapartner e Aviation Services.
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