“Lo Voi avrebbe dovuto aspettare 15 giorni”: l’ex toga smonta la denuncia sul caso Almasri da Porro
L’elemento scatenante del caso Almasri è l’apertura dell’indagine per favoreggiamento e peculato a Meloni e a tre membri del governo da parte del procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi: a seguito dell’esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti. Atto “voluto” è la considerazione fatta dal governo e non solo. La decisione del procuratore non ha mancato di suscitare polemiche e giudizi contrari all’azione della Procura di Roma: che ha girato il fascicolo al Tribunale dei ministri dopo neppure 48 ore: ci sono non solo diversi esponenti del panorama politico italiano, ma anche personaggi di spicco della magistratura a non concordare con la celerità di Lo Voi.
Tarfusser smonta l’operato di Lo Voi sul caso Almasri
Ad esprimere una dura critica alla procura è soprattutto l’ex giudice della Corte Penale Internazionale, Cuno Tarfusser. Lo aveva già fatto durante l’ultima puntata di “Piazza Pulita”. Lo ha ribadito a “Quarta Repubblica” da Nicola Porro. Tarfusser ha sottolineato la mancanza di “cortesia istituzionale” da parte del procuratore Lo Voi. E ha poi smentito l’effettiva presenza di una “notizia di reato” nei documenti presentati da Li Gotti. Secondo Tarfusser Lo Voi avrebbe dovuto agire diversamente.
Caso Almasri, Tarfusser: “Lo Voi avrebbe dovuto aspettare 15 giorni per valutare l’esposto”
Come? Avrebbe dovuto “aspettare 15 giorni” -dice nel corso della trasmissione del 3 febbbraio- per esaminare l’esposto. Avrebbe dovuto cercare un “collegamento” breve tra il suo ufficio e la presidenza del Consiglio. E, soprattutto, avrebbe dovuto valutare se l’esposto avesse “notizie di reato” o se potesse essere descritto come: “una banale trasmissione di articoli di giornale alla procura”. E quindi se non cestinato, almeno chiuso in un cassetto nell’attesa che la situazione di scontro magistratura-politica si placasse. Invece è accaduto il contrario. Tarfusser ha nel sottolienato come l’esposto di Li Gotti non presentasse le caratteristiche di un’accusa di reato fondata ed esaustiva. Pertanto ha fortemente criticato la decisione di Lo Voi di aprire un’indagine. Cosa avrebbe potuto-dovuto fare? Avrebbe potuto trattare l’esposto come “un modello 45 degli atti non costituenti reati e parcheggiarla lì per non darle rilievo”, spiega Tarfusser. Poi solo “tra sei mesi” avrebbe dovuto trasmetterla “al Tribunale dei ministri, perché comunque un giudice deve decidere sulla questione, ma accompagnandola con una richiesta di archiviazione”.
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