Sanremo, la Rai pronta a dare battaglia. Depositato il ricorso alla sentenza del Tar Liguria: il Festival siamo noi
Sanremo e la Rai: un binomio indissolubile sul cui presupposto inscindibile gli avvocati di viale Mazzini hanno depositato il ricorso contro la sentenza del Tar Liguria. A dicembre i giudici avevano dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della canzone italiana. Salvaguardando l’edizione che partirà martedì 11 febbraio condotta da Carlo Conti, il Tar ha imposto una gara, un bando, per il futuro. Ma Viale Mazzini non ci sta: e si dichiara pronta a dare battaglia. Con tanto di battagliero annuncio dell’azienda: «Nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale»
Sanremo al via, la Rai deposita l’appello contro la sentenza del Tar Liguria
E così, con la kermesse ai blocchi di partenza, in una nota Viale Mazzini annuncia: «Rai informa di aver proposto appello avverso la sentenza del Tar Liguria avendo interesse a far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio “Festival della Canzone Italiana”. Fermo restando che – come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata – nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest’ultima in via esclusiva».
“Sanremo siamo noi”: l’inscindibilità del marchio Festival dal format Rai
Insomma: «Inscindibilità del marchio Festival dal format Rai», rivendicano i legali nell’atto di impugnativa. Una contestazione che arriva dopo che nel dicembre scorso, una sentenza del Tar della Liguria aveva dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana, disponendo che dal 2026 il Comune di Sanremo indicesse una gara pubblica. L’edizione del 2025, affidata a Carlo Conti, non era stata toccata dalla sentenza del Tar per ragioni legate all’avanzato stato organizzativo. E per evitare effetti sproporzionati.
Il caso in pillole
La contestazione verteva sull’associazione tra il marchio “Festival di Sanremo”, di proprietà del Comune, e il format gestito dalla Rai. Secondo i giudici del Tar, il marchio non è inscindibile dal format, e l’organizzazione dell’evento potrebbe essere messa a gara per garantire maggiore qualità e trasparenza. A dicembre, la Rai aveva era già intervenuta con un comunicato chiarendo come non ci fosse possibilità che la manifestazione canora, «nella sua veste attuale», potesse essere «organizzata da terzi».
Il ricorso della società Just Entertainment contro Comune e Rai
Non c’è Rai senza Sanremo e non c’è Sanremo senza Rai: il fulcro del ricorso
«I Giudici amministrativi – aveva sottolineato la Rai – hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival. Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio “Festival della Canzone Italiana”. Nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso».
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