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Almirante contro Che Guevara, il duello infiamma la Toscana. FdI: “L’idolo di sinistra era un assassino e odiava i neri!”

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Che Guevara santo e Giorgio Almirante demonio? Le fakenews, a sinistra, non mancano mai, soprattutto nelle zone “rosse”. “Il Che era un criminale e un terrorista assassino. Ha proibito la musica, odiava i neri, trucidava gay e credenti”, ha detto ieri – senza troppi giri di parole – il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna in un messaggio sul suo profilo Instagram. Non è una frase che arriva per caso. Da giorni, in Toscana, infuria il duello destra-sinistra sulle rispettive icone e il primo cittadino di Grosseto ha preso spunto dalla statua inaugurata a Massa Carrara a Ernesto Che Guevara, rivoluzionario e guerrigliero argentino che, dopo la rivoluzione cubana, fu il braccio destro di Fidel Castro rivestendo ruoli importanti nel governo cubano.

Almirante e Che Guevara: chi merita una statua?

A Grosseto la giunta di centrodestra ha invece intitolato una strada all’icona missina, Giorgio Almirante, nonostante il parere contrario della sinistra, delle associazioni e dell’Anpi, l’associazione nazionale Partigiani. Polemiche che Vivarelli Colonna, oggi, respinge proprio alla luce della statua dedicata al Che: “A Carrara – ha aggiunto il sindaco di Grosseto, esponente di FdI – c’è chi ha avuto l’ardire di dedicare una statua a quell’infame assassino di Che Guevara. Se a Grosseto scegliamo di intitolare una via ad Almirante, una a Berlinguer e una alla Pacificazione Nazionale, l’effetto è un ‘apriti cielo’. Ma a Carrara si ergono statue a personaggi sanguinari della più cupa storia umana. E’ incredibile pensare che ci sia ancora chi dipinge Ernesto ’Che’ Guevara come un’icona di libertà e amore e addirittura gli dedichi statue mettendo in piedi una colossale pagliacciata. Era un criminale assassino – aggiunge Vivarelli Colonna scandendo bene le parole – un uomo superpatriarcale…”.

Campione (FdI) sta col sindaco di Grosseto

“Ha ragione il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, quando lamenta la disparità di trattamento mediatico per la strada intitolata al segretario del Msi Giorgio Almirante e la statua inaugurata a Carrara dalla sindaca Serena Arrighi a Ernesto Che Guevara – dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia eletta in Toscana. – Le nostalgie dei presunti pacifisti del Pd per il guerrigliero sanguinario che ha consegnato l’isola di Cuba alla dittatura lasciano intendere che sotto la bandiera dei democratici rimanga la ‘nostalgia canaglia’ per falce e martello. Di quel regime tirannico che ha condannato i cubani alla miseria e all’oppressione non ho sentito proferire una sola parola dai rappresentanti di Cgil, Arci e Anpi e di quanti hanno inaugurato la statua di Che Guevara. Appare altresì singolare che gli stessi che rifiutano la strada ad Almirante, che è stato democraticamente eletto e ha seduto per anni nel Parlamento italiano, vogliano poi impartire lezioni di diritti civili e tolleranza dedicando un monumento a chi, come Che Guevara, non solo ha seminato morte e terrore, ma ha spedito nei campi di concentramento dissidenti e omosessuali”.

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