Persecuzione dei cristiani, vergognosa ironia della Cgil sulla nomina di un prete “consigliere” di Tajani
Un cappellano alla Farnesina, come consigliere del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Quanto basta per scatenare le pesanti ironie della Cgil di Marizio Landini, in una veste inedita di “mangia-preti”. Da qualche settimana Tajani ha nominato alla Farnesina don Marco Malizia per il ruolo di «consigliere ecclesiastico del ministro degli Esteri». Un incarico a titolo gratuito che rende don Malizia il primo cappellano a essere nominato in un ministero. Don Marco Malizia è un cappellano militare, canonico della basilica del Pantheon, e si occupa dei cristiani perseguitati, una questione da sempre cara al leader di Forza Italia. Ma gli è stato anche chiestoì«favorire la promozione dei valori di solidarietà, rispetto e dialogo, attraverso l’ascolto e il conforto per tutti i dipendenti, a prescindere dal proprio credo».
L’arrivo di don Malizia ha scatenato pesanti ironie dalla Cgil: “Leggiamo con un certo stupore uno strillo intranet che annuncia che il ministero, forse fraintendendo la nostra richiesta, si è ora dotato di un cappellano che, assicurano le alte sfere dell’amministrazione, sarà pronto a prestare il suo orecchio benevolo e il suo cuore alle anime smarrite che si aggirano per i corridoi della Farnesina. Attendiamo con ansia la nomina di aruspici e àuguri così da poter continuare il nostro viaggio nel 21esimo secolo con fiducia inalterata nelle meravigliose sorti e progressive del genere umano”. Parole libertà, che non fanno onore ai sindacalisti e alla Cgil, su un tema, così delicato, come la persecuzione e i massacri dei cristiani nel mondo.
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