Ilaria Salis, un libro sulla vita “eroica” da occupante di case antifascista. Nicola Porro: “Da ridere…”
Un libro, per provare ad “occupare” le librerie, dopo aver occupato, per anni, le case altrui. Ilaria Salis ha dato alle stampe un volume dal titolo “Vipera”, grazie alla casa editrice di sinistra Feltrinelli, per provare a rendere “eroica” la narrazione delle sue imprese – si fa per dire – politiche e giudiziarie. “Salis ripercorre la sua drammatica vicenda personale, iniziata con un arresto a Budapest l’11 febbraio 2023, ai margini di una manifestazione antifascista contro il Giorno dell’Onore. Il suo fermo si trasforma in una lunga detenzione in condizioni disumane nelle carceri ungheresi, preludio a un processo politico carico di significati simbolici. Con una scrittura coinvolgente e onesta, Salis racconta l’esperienza di isolamento, le privazioni fisiche ed emotive, e la forza necessaria per resistere in un contesto ostile. Ogni capitolo è un tassello che esplora temi profondi e universali: il significato dell’antifascismo oggi, la brutalità della repressione…”, è la sinossi del volume, finito subito nel mirino del giornalista Nicola Porro.
Ilaria Salis, il libro e l’ironia di Nicola Porro
“Vipera: e perché non Comunista? Ma forse era superfluo, sono sinonimi. La nostra Simenon da centro sociale di che parla? Beh, che domande, di sé, delle sue prigioni, come Silvia Pellica, chissà se anche delle sue occupazioni, dei suoi 29 precedenti di polizia, delle sue 4 condanne definitive, del suo processo pencolante a Budapest per tentato omicidio in gruppo. Insomma uno spaccato di vita, e di serratura, e anche un Manuale delle Giovani Marmitte, i Robin Hood da Askatasuna, gli scassinatori di case che le sottraggono ai legittimi proprietari per darle agli abusivi che diventano illegittimi possessori…”, scrive Nicola Porro sul suo blog, dopo aver definito il libro di Ilaria Salis un “libretto rosso”.
“Sarà un clamoroso flop nelle librerie”
“Commercialmente sarà un fallimento, come lo è stata l’ultima prodezza di Casarini con tanto di intervento bergogliano, lo ruberanno i 4 balordi dei centri sociali e forse, ma quelli sono tirchi come zio Paperone, e per loro fortuna non leggono, i rari libri li comprano come arredo, lo comprerà qualche parassita delle ztl che l’hanno eletta, tanto a loro la casa mica gliela occupava. Ma quello che conta è l’indotto: ne faranno delle letture nelle chiese, che i parroci metteranno a disposizione con entusiasmo, verrà il pelato napoletano vista Central Park a recitare, verranno i Raimo, i Tomaso, i ceffi Rubio, ma che spettacolo! Così si aprono le porte delle rassegne letterarie, già prenotato il prossimo salone resistente diretto da Chiara Valerio, feat. ZeroCalcare, amico e compagno. Insomma la classica operazione autopromozionale di potere, sperando di influenzare chi di dovere. And so the story goes: a chi ha, i precedenti, la svergogna della vergogna, sarà dato, a chi non ha condanne o miserie da sbandierare, anche quello sarà tolto. Tutta da ridere. I comunisti anticapitalisti che per soldi si vendono perfino le condanne…”, è la raggelante conclusione di Porro.
L'articolo Ilaria Salis, un libro sulla vita “eroica” da occupante di case antifascista. Nicola Porro: “Da ridere…” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.