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Secolo d'Italia.it
Январь
2025

Trattative libiche, Vespa sbugiarda le sinistre: “Chiedete ai governi Renzi e Gentiloni…”

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Non è convenuto alle sinistre, dem in testa, sollevare un polverone sulla conduzione  (“propaganda di regime”, “portavoce di Fratelli d’Italia)  di Bruno Vespa a 5Minuti, la striscia quotidiana che va in onda dopo il Tg1. Il caso nasce dalle parole finali del conduttore di Porta a porta. Esasperato dal teatrino di Angelo Bonelli, suo ospite in trasmissione, sul caso Almasri. Di fronte alle foto delle vittime di torture esposteo dal portavoce dei Verdi, a sostegno della narrazione del governo complice del torturatore libico, Vespa sbotta. “In ogni stato, si fanno cose sporchissime, anche trattando con i torturatori, per la sicurezza nazionale. Questo avviene in tutti gli stati del mondo”, taglia corto e chiude il sipario.

Almasri, le parole di Vespa che fanno impazzire la sinistra

Al grido di vergogna scatta il plotone d’esecuzione della sinistra contro “l’arringa del cattivo conduttore che fa propaganda di regime e non informazione”. Questo il refrain ripetuto, copia e incolla, da grillini, Avs, Pd e l’immancabile Usigrai. Spicca tra le sentinelle rosse più sdegnate Sandro Ruotolo, responsabile dem del Nazareno, già inviato soldatino di Michele Santoro ai tempi d’oro di Samarcanda. . “Altro che terza Camera, è diventato il portavoce ufficiale di Palazzo Chigi”, sentenzia. Con più di mezzo secolo di giornalismo alle spalle e una professionalità indiscussa, Vespa non si fa strattonare. E non gliele manda a dire a nessuno. “L’onorevole Ruotolo chieda chiarimenti sulle ‘cose sporchissime’ che fanno governi d’ogni colore e latitudine, a Marco Minniti e Nicola Latorre. Che per conto del Pd si sono occupati al più alto livello della sicurezza nazionale”. E ancora: “Sul generale Almasri i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa”, aggiunge Vespa. Ruotolo non la prende bene e si guarda bene dal rispondere nel merito. “Ma che c’azzecca la risposta piccata di Bruno Vespa? Gli ricordiamo che in televisione, di mestiere, dovrebbe fare il giornalista e non il portavoce di Palazzo Chigi”, insiste decisamente a corto di argomenti. Gioco, partita, incontro.

Scontro Vespa-Ruotolo: chieda a Renzi e Gentiloni

Ma non finisce qui perché dopo il post  via social di Enrico Borghi in difesa di Renzi, il decano del giornalismo italiano risponde con le ‘carte’. “A me risulta che i due tecnici italiani Bruno Cacace e Danilo Colonego rapiti (forse dall’Isis) in Libia ai confini con l’Algeria il 19 settembre 2016 (governo Renzi) furono liberati il 5 novembre con l’aiuto della milizia Rada di cui Almasri è il numero 2”. Così Vespa in una nota rispondendo all’esponente di Italia Viva. “Di Rada si sono serviti tutti i governi successivi per risolvere casi spinosi. Naturalmente si tratta di operazioni riservatissime e si può dire tutto e il contrario di tutto, ma a me questo risulta. Se poi i due tecnici sono stati liberati dalla Befana, mi scuso con il presidente Renzi”, conclude Vespa. E pensare che Borghi avrebbe voluto le scuse all’ex rottamatore  del conduttore di 5Minuti. Il caso monta tanto che lo stesso Renzi si vede costretto a intervenire accusando Vespa, udite udite, di diffondere segreto di Stato. “Qualcuno evidentemente sta usando Vespa come portavoce del governo e gli passa informazioni”.

Gasparri: Vespa ha detto la verità, si scusino

In una nota Fratelli d’Italia respinge al mittente “l’ennesima polemica pretestuosa imbastita dalle sinistre e dal M5s verso le dichiarazioni di Bruno Vespa. Anche Maurizio Gasparri scende in campo. “Vespa ha detto la verità. E se vorrà potrò raccontare nel suo studio le opportune iniziative che sono state assunte da vari governi per la sicurezza del paese. In Italia e all’estero. Sono in grado di mortificare ogni bugiardo che neghi la giusta continuità delle politiche estere e di sicurezza dei governi italiani. Alcuni esponenti minori del Pd sono patetici. Si scusino anche con giornalisti che dicono la semplice verità”.

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