L’intervento. Mancini, Ugl: “Il lavoro del rider è molto rischioso, per questo motivo servono maggiori tutele”
È emerso da una ricerca congiunta di Statale e Policlinico di Milano che il 39% dei rider ogni anno, è coinvolto in un incidente stradale.
La notizia ha destato, come è giusto che sia, attenzione e clamore rispetto alla delicata ed essenziale tematica delle condizioni di sicurezza con le quali svolgere il proprio lavoro. La lente di ingrandimento relativa ad alcuni colleghi, stranieri e ignari del perimetro dei diritti così come delle funzioni di un sindacato, è sempre utile e di sussidio a quanti peraltro, come Ugl Rider, quotidianamente si occupano di tutelare i lavoratori del settore. Tuttavia, mi è necessario sottolineare che, come tutti i lavori che si svolgono su strada, e in buona parte anche in orari serali e notturni, il mestiere del rider è per sua natura più a rischio rispetto ad altre professioni. È molto verosimile che se si portasse avanti una ricerca su tassisti, autisti di mezzi pubblici, ed altri otterremmo un quadro pressoché identico.
Se ciò non giustifica il dato, ovviamente è comunque utile ad accendere un riflettore sulle esigenze e sui rischi della categoria. In concreto, troviamo tuttavia più importante compiere il passo successivo: niente allarmismi, ma più impegno per ampliare e rinnovare le tutele per i rider. Quale occasione migliore, infatti, se non il rinnovo del contratto, il cui tavolo, dopo una serie di interlocuzioni informali, è in apertura nelle prossime settimane?
Portiamo sul tavolo le proposte e le relative esigenze per allargare i confini di sicurezza per i rider che svolgono ogni giorno l’attività su strada.
Come Ugl, cogliamo infatti l’occasione della diffusione dei dati di cui sopra, per fare un appello a tutte le sigle, al di là del colore politico e delle relative, e lecite, ideologie, per un impegno comune a lottare per maggiori tutele nell’ambito della trattativa per il rinnovo contrattuale. Ad esempio, maggiori tutele in caso di maltempo o di emergenza caldo, un collegamento diretto con le forze dell’ordine e molto altro che è possibile discutere e realizzare in merito alla sicurezza. Autonomia e diritto alla sicurezza restano per l’Ugl un punto centrale nel rinnovo, nonché le priorità.
Meno slogan, meno allarmismi, più concretezza e impegno costruttivo quando ne abbiamo l’opportunità. Diremmo…Se non ora, quando..?
*Gianluca Mancini, Segretario nazionale Ugl rider
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