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Secolo d'Italia.it
Январь
2025

Art bonus. Giuli: “Con l’intervento sulla Chiesa di San Francesco ad Amatrice diamo un segnale di risveglio”

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La Chiesa di San Francesco ad Amatrice, danneggiata a seguito del terribile sisma che colpì la cittadina laziale nel 2016, verrà ristrutturata grazie al nuovo progetto dell’ “Art bonus”. Il restauro della chiesa dovrebbe essere ultimato nel 2027 e potrà contare su un importo complessivo di 13.296.236 milioni di euro, di cui 6.648.118 assegnati da Intesa Sanpaolo con un’erogazione liberale. “L’intervento previsto per la chiesa di San Francesco ad Amatrice – ha spiegato il ministro della Cultura Alessandro Giuli – rientra nell’ambito di quelle attività conservative e di recupero dei Beni culturali che in Italia dispongono di uno speciale strumento normativo: il cosiddetto ‘Art bonus'”.

“L’intervento di Amatrice ci ricorda che il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano non può fare a meno del rapporto pubblico-privato“, ha sottolineato ancora Giuli “né di una sua rinnovata visione complessiva che renda il privato protagonista attivo e consapevole di una grande impresa sociale e comunitaria”. Per il titolare di Via del Collegio romano resta importante il cosiddetto modello misto ma “ciò non toglie che le istituzioni pubbliche e le amministrazioni governative debbano fare la propria parte”. Come? “Con il recente finanziamento di 425 interventi per 374 milioni di euro contro il rischio sismico – ha sottolineato – il ministero della Cultura ha voluto dare un segnale importante”.

Il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha confermato che l’iniziativa rappresenta “una ripartenza, un nuovo giorno: finalmente abbiamo un progetto definito per la Chiesa, è un progetto innovativo, importante”. L’avvio ha riguardato alcuni lavori di restauro degli affreschi e di alcune parti. Il significato va al di là della scansione delle tappe: “E’ un simbolo che aiuterà chi resterà ad Amatrice ad avere una speranza che con gli anni sta scemando”, ha assicurato il primo cittadino. “Speriamo che questa iniziativa possa spronare quei lavori che stentano a partire per via anche dei privati che, per vari motivi, rallentano la ricostruzione”.

Risorge la chiesa di San Francesco ad Amatrice, Giuli “Art bonus nobile forma di impegno sociale”

Secondo il ministro della Cultura, l’Art bonus “ha risposto efficacemente attraverso un meccanismo virtuoso che è riuscito ad attrarre donatori e mecenati, incentivando una particolare e nobile forma di impegno sociale”. L’iniziativa, che è stata promossa anche dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli e presentata nella Sala Spadolini del ministero della Cultura, sostiene precisamente la conservazione del valore culturale e dei caratteri identitari delle sezioni superstiti della chiesa amatriciana con un restauro conservativo e attraverso la ricomposizione degli elementi lapidei e architettonici. Al contempo, la struttura dovrà essere oggetto degli interventi di consolidamento.

Il presidente di Ales, Fabio Tagliaferri, ha specificato che la società “gestisce l’Art Bonus: una norma che ha celebrato, quattro mesi fa, i dieci anni. E’ una norma utile e oggi ne abbiamo l’ennesima prova”. “In questi anni abbiamo raccolto un miliardo di euro di fondi” ha poi aggiunto: “Questo a testimonianza di come questa norma funzioni; tutti noi vogliamo sostenerla affinché i risultati tangibili che possiamo vedere sul territorio siano sempre più numerosi”.

Il responsabile della divisione banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, ha specificato a sua volta che con l’Art bonus si riesce a “creare un meccanismo virtuoso su un patrimonio enorme, distribuito in modo capillare, che tutti vogliono vedere”. Poi ha evidenziato l’attenzione della banca ai territori e specificando che nel caso di Amatrice “abbiamo posto attenzione alla Chiesa perché è il simbolo della comunità che guarda al suo futuro. E’ un simbolo che dà speranza ed il luogo dove si andava pure per turismo”.

Guido Castelli, FdI: “Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel”

Il senatore di Fratelli d’Italia e Commissario per il sisma del 2016, Guido Castelli ha parlato della “buona prassi di collaborazione tra pubblico e privato e tra le istituzioni”, rammentando che “‘opera di ricostruzione, dopo tante false partenze, ha registrato un cambio di passo che i residenti del Centro Italia si attendevano. Finalmente guardiamo la luce in fondo al tunnel”. “In un’epoca in cui il cambiamento climatico e la vulnerabilità del territorio impongono indirizzi specifici di tutela del nostro patrimonio culturale” ha aggiunto “il privato c’è: è possibile coordinare gli sforzi. La responsabilità di abitare il luogo più pregiato del mondo comporta anche la necessità di mobilitare risorse che non sono solo pubbliche”.

Paolo Trancassini, FdI: “Recuperare una chiesa vuol dire riaprire un simbolo della comunità”

Il deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, per l’occasione dell’annuncio sulla riapertura della chiesa di San Francesco ha affermato che “bisogna lavorare sull’identità. Questa iniziativa va in questa direzione: recuperare una Chiesa significa riaprire un simbolo della comunità”. “Solo lavorando sull’identità – ha ribadito il Questore della Camera – potremmo riportare ad Amatrice, Leonessa, Cittareale e in tutti i comuni colpiti dal sisma, tutte quelle persone che se ne sono andate”. Infine l’assessore alle politiche di ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi,  ha tenuto a mettere in risalto l’importanza di “questi momenti di condivisione tra le istituzioni per la rinascita dei territori”.

 

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