Effetto Trump, anche la Cina ha deciso di lavorare con gli Usa sui rimpatri dei migranti
La Cina ha dimostrato di voler contribuire ai rimpatri dei migranti cinesi dagli Usa, seguendo l’esempio del Messico, del Perù e della Colombia. La portavoce del ministero degli Esteri cinese ha spiegato che Pechino “si oppone fermamente a qualsiasi tipo di migrazione illegale come questione di principio”; assicurando che le autorità del dragone “cooperano pragmaticamente con le agenzie di immigrazione di Paesi come gli Stati Uniti per ottenere risultati. “Per quanto riguarda le possibili espulsioni, la Cina è fermamente convinta che prima si debba verificare e poi rimpatriare – ha aggiunto accetteremo i cittadini cinesi che sono stati verificati come provenienti dalla Cina continentale”.
Inoltre, la portavoce cinese ha specificato che la disputa tra Stati uniti e Colombia sul versante migratorio non li riguarda e sperando che “alla fine riescano a gestire la questione in modo appropriato”, dopo la minaccia dei dazi da parte di Donald Trump se i colombiani non avessero accettato i rimpatri forzati. Inizialmente, il presidente colombiano Gustavo Petro aveva inizialmente proibito l’atterraggio di due aerei americani che trasportavano i migranti colombiani sul territorio, ma dopo poco tempo ha dovuto cambiare rotta per evitare uno scontro commerciale.Alla fine però, la presidenza repubblicana statunitense ha avuto la meglio, visto che nei giorni scorsi Bogotà ha inviato due aerei governativi per raccogliere i cittadini espulsi.
La Cina ha scelto di collaborare con gli Usa sui rimpatri, seguendo il Perù
La nuova amministrazione guidata da The Donald sta gà dando i suoi frutti, infatti anche gli eredi dell’ex Impero celeste hanno scelto di collaborare con l’America per il rimpatrio dei migranti. Il modello cinese sembra molto vicino a quello peruviano, tanto che nei giorni scorsi il governo peruviano aveva offerto semplificazioni per i cittadini peruviani deportati. “I peruviani che rientrano in questa situazione – aveva spiegato il ministro degli Esteri peruviano del Esteri Elmer Schialer – avranno le facilitazioni che gli servono per il loro reinserimento nel Paese”, con annesse cure mediche e processi di formazione professionale.
La Cina ha preso una posizione chiara e netta contro l’immigrazione irregolare e sui rimpatri, così come ha fatto anche il governo peruviano. Su Latina tv, il titolare del dicastero peruviano ha tutelato “il diritto di ogni Paese che non vuole mantenere nel proprio territorio le persone che hanno infranto la legge”, a prescindere dal tipo di violazione. A motivo di questo suo ragionamento, Schialer ha precisato che negli Usa vivono circa un milione di peruviani di cui 300mila vivono lì illegalmente.
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