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Belloni nominata consigliere diplomatico di von der Leyen. Confermate le voci circolate dopo le dimissioni dal Dis

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Elisabetta Belloni è stata designata Special Adviser della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La notizia era stata anticipata dal ‘Foglio’,  l’Adnkronos ha potuto visionare un documento che spiega nei dettagli l’incarico: sarà ‘Chief Diplomatic Adviser’, di fatto il consigliere diplomatico, e riporterà direttamente alla presidente, nell’ambito di IDEA, il servizio di consulenza della Commissione che “fornisce idee innovative e uno spazio per la ricerca interdisciplinare e la collaborazione sulle priorità fondamentali”. “Lunedì o martedì sarò a Bruxelles per definire i dettagli della mia nomina a consigliere diplomatico della presidente della Commissione europea”, dice Belloni. “Non ho ancora firmato, ma certamente ho dato la mia disponibilità”, precisa l’ambasciatrice, ex segretario generale della Farnesina. Sempre da IDEA sarà scelto il team che la affiancherà nel mandato, e lavorerà a stretto contatto con il Segretariato generale. Il contratto avrà una durata iniziale di due anni, rinnovabili.

Nonostante le nette smentite di due settimane fa, la Belloni ha dunque deciso di lasciare il Dis per lavorare al fianco della presidente della Commissione europea. Non c’è nessun altro incarico”, fu la sua precisazione dopo le dimissioni dalla guida del Dis.

Belloni lasciò con 4 mesi di anticipo il vertice dei servizi segreti

Belloni aveva lasciato i primi di gennaio – con 4 mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale – il suo ruolo al vertice dei servizi segreti. Per questo si parlò di attriti con il governo e il premier. Belloni disse un  colloquio col Corriere: “Io sono un funzionario dello Stato. Faccio il mio lavoro e non è obbligatorio piacere a tutti o andare d’accordo con tutti. Purché questo non metta in discussione i risultati, come infatti non è avvenuto. Però a maggio scade il mio mandato: quando ho avvertito che già cominciavano a circolare voci sul mio futuro e soprattutto sul mio successore ho ritenuto fosse arrivato il momento di lasciare”. Belloni spiegò di averne parlato “con i miei interlocutori istituzionali, prima fra tutti la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano. È con loro che, sin dagli inizi di dicembre – racconta – abbiamo tracciato la strada per una transizione tranquilla e senza scossoni”.

A un tratto parve che senza di lei la diplomazia italiana dovesse andare ramenga. I giornaloni dipinsero il suo addio anticipato come un prodotto del disaccordo col governo sulla linea da seguire per la liberazione di Cecilia Sala. La liberazione della quale, con un “capolavoro” tattico e politico del premier, sgonfiò i retroscena. Belloni, classe 1958, è una diplomatica in pensione, che dopo una serie di incarichi nelle ambasciate italiane all’estero ha ricoperto ruoli sempre più importanti all’interno del Ministero degli Affari Esteri. Ha guidato l’Unità di crisi, è stata direttrice generale della cooperazione allo sviluppo. Poi direttrice generale per le risorse e l’innovazione. Promossa nel 2014 ambasciatrice di grado, è stata capo di gabinetto del ministro degli Esteri Gentiloni. In seguito è stata promossa segretario generale della Farnesina, infine è stata nominata da Mario Draghi direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), il vertice dell’intelligence italiana, ruolo che ha ricoperto fino allo scorso 15 gennaio. Si congratula con lei Tommaso Foti: “Auguri di buon lavoro a Elisabetta Belloni, nominata Consigliere diplomatico della presidente della Commissione europea Von der Leyen. E  congratulazioni per questo prestigioso incarico. Il suo brillante percorso professionale maturato in Italia sarà un prezioso contributo per l’Europa”. Così su X scrive il  ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr.

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