Marcella Bella, bandita per 18 anni da Sanremo, torna con un brano sulle donne: “Meloni ci rappresenta bene”
Ha dovuto aspettare diciott’anni per poter tornare sul palco dell’Ariston: «Ma non mi sono mica presentata ogni anno, eh», ci tiene a sottolineare lei al Messaggero, da grande diva qual è. Il quotidiano romano nelle ultime sette edizioni ha fatto altrettanti tentativi. Claudio Baglioni l’ha esclusa una volta. Amadeus cinque. Per rivedere Marcella Bella in gara tra i big al Festival di Sanremo ci voleva Carlo Conti.
In un’intervista al settimanale Oggi Marcella Bella si era tolta qualche sassolino dalle scarpe per il pessimo trattamento ricevuto. «Al Festival del 2007, quando andai con Gianni e presentammo Forever, la giuria mi trattò malissimo… L’anno prima mi ero candidata alle Europee per An nella mia Sicilia e me la fecero pagare. Era una giuria di sinistroidi, per modo di dire, tutti comunisti con il Rolex». Una intervista che l’aveva di fatto resa invisa ai soliti ambienti radical chic. E così, per 18 anni, guarda caso, le sue canzoni non andavano più bene per il Festival di Sanremo.
Marcella Bella: “Ammiro Giorgia Meloni, una donna che ci rappresenta bene”
La 72enne interprete di Montagne verdi e Nell’aria si presenta a questa edizione con il brano Pelle diamante. «Un inno che celebra le donne». Che significa “Pelle diamante”? «Avere la pelle diamante significa avere la pelle dura, resistente. La canzone vuole essere una corazza per le donne che l’ascolteranno. Abusi, violenze, femminicidi: non se ne può più». Lei violenze ne ha mai subite? «Fortunatamente no. Qualche volta mi è capitato che qualcuno si lasciasse andare a battute infelici, come quel famoso giornalista di cucina, di cui non faccio il nome e non riferisco neppure la frase, di una volgarità disarmante: l’ho fatto nero. La forza e l’emancipazione delle donne, comunque, è un tema che mi è sempre stato a cuore. Non dimentichiamoci che nel 2005 mi presentai con Uomo bastardo».
L’hanno ferita le voci di quanti hanno sostenuto che quest’anno sia stata favorita proprio per essere di destra? «No. La verità è che la gente non sa cosa dire. Ho 56 anni di carriera alle spalle e non ho bisogno di raccomandazioni. Detto questo, tutta la mia ammirazione per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: una donna in gamba, che ci rappresenta bene».
La polemica dei fratelli Bella con la giuria di qualità con Alba Parietti
Sul palco del Teatro Ariston l’esibizione dei fratelli Belle nella serata conclusiva della 57ma edizione del Festival di Sanremo era terminata in modo tumultioso. Fischi e contestazione della platea dell’Ariston erano echeggiati nei confronti della Giuria di qualità sul verdetto a Marcella e Gianni Bella. Alba Parietti, a nome dei colleghi, aveva preso il microfono per difendere la giuria che vota in maniera palese: ”Abbiamo grande rispetto per questi artisti, per i Bella, per Dorelli, ma noi giudichiamo la canzone che ascoltiamo stasera”. Gianni Bella aveva commentato: ”La semplicità non viene mai premiata” e poco prima la sorella leggendo il verdetto (che ha dato 60, un voto appena sufficiente) aveva commentato sarcastica: ”Che giuria impegnata”.
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