ru24.pro
Secolo d'Italia.it
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27
28
29
30
31

Csm diviso, avvocati contro, istituzioni lacerate: la protesta dell’Anm è il vero spacca-Italia

0

Le divisioni nel Csm, lo scontro con l’avvocatura, la spaccatura in seno alla stessa magistratura di cui si è avuto un segnale da Napoli. La scelta dell’Anm di dare vita a una protesta durissima nei confronti del governo per via della riforma della Giustizia ha avuto un effetto lacerante che va nella direzione opposta alla costruzione di quel dialogo sul tema necessario prima di tutto all’interesse dei cittadini, e rispetto al quale il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, è tornato a «chiedere alla magistratura italiana di non rifiutare l’invito del governo al confronto, senza pregiudizi».

Giuffrè (Csm): «La Costituzione non va usata come una clava»

«La giurisdizione è un patrimonio comune dei cittadini, destinatari ultimi della funzione giudiziaria, e di tutte le componenti professionali che devono alimentare non tanto una “comune cultura della giurisdizione”, quanto piuttosto la “comune cultura del processo”. Su tale presupposto, il confronto tra le istituzioni deve svolgersi nel reciproco riconoscimento delle attribuzioni che la Carta costituzionale affida ai diversi poteri dello Stato e ciò in adempimento agli inderogabili doveri di solidarietà politica la cui petizione è scolpita nell’articolo 2», ha detto il consigliere laico del Csm, Felice Giuffrè, nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario di Caltanissetta. «Per tale ragione – ha continuato Giuffrè – non dobbiamo cedere alla tentazione di utilizzare la Costituzione come una clava da brandire per delegittimare chi esprime visioni differenti, ma considerarla piuttosto il terreno neutrale di incontro per costruire opportune convergenze. Ciò, nel rispetto dei limiti invalicabili, ma anche del democratico potere di revisione previsto dall’articolo 138 della costituzione».

Una riforma che «non è contro qualcuno, ma per una giustizia più equa»

Di «grande amarezza» per il rifiuto del confronto da parte di chi fra i magistrati rimane «fermo sulle proprie convinzioni, frutto di pregiudizio» ha parlato poi la consigliera laica Claudia Eccher, intervenuta a Brescia, mentre i membri togati condividevano la protesta. «Sulla riforma della separazione ci sono ancora troppe sovrastrutture ideologiche che avvelenano il dibattito. Non mi pare che così facendo la magistratura renda un buon servizio al Paese», ha sottolineato, mentre la collega Isabella Bertolini, da Trento, ha ricordato che «la riforma per la separazione delle carriere in discussione in Parlamento non è contro qualcuno ma per qualcosa ovvero una giustizia più equa e migliore». «La caduta verticale di fiducia da parte dei cittadini richiede riforme e richiede anche una magistratura partecipe alla discussione. Le proteste più o meno pittoresche sono legittime ma spesso rimangono sterili. Le proposte invece hanno il pregio di migliorare i provvedimenti. Mi auguro che le toghe – ha aggiunto – sappiano passare dalla protesta alla proposta».

L’Unione camere penali: «Dai magistrati una campagna di tipo corporativo»

Sulla protesta dell’Anm durissima poi è la posizione assunta dall’Unione Camere penali. «Fino all’ultimo – si legge in una nota della giunta – abbiamo sperato che non accadesse e invece i magistrati, guidati dalla loro associazione nazionale, si sono alzati e sono usciti, girando le spalle durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario». «I cittadini tuttavia hanno compreso che l’opposizione alla separazione delle carriere rappresenta una difesa dell’attuale sistema e una campagna di tipo corporativo, mirata a ostacolare l’inevitabile necessaria innovazione di una giustizia auto referenziale che, così com’è – ha concluso l’Unione delle Camere penali – non risponde né ai principi di un processo equo né alle reali esigenze di una democrazia moderna».

L'articolo Csm diviso, avvocati contro, istituzioni lacerate: la protesta dell’Anm è il vero spacca-Italia sembra essere il primo su Secolo d'Italia.