Grillo ottiene gratuitamente la gestione della spiaggia davanti alla sua villa: è polemica
Il comune livornese di Bibbona ha prorogato a Beppe Grillo la gestione della spiaggia in cui si trova la sua villa privata, secondo quanto riportato da Il Giornale. Il fondatore dei 5 stelle, secondo le fonti del quotidiano milanese, affitta la magione a 16.500 euro a settimana più 2000 euro a notte con il resto degli optional da pagare separatamente. Il Giornale ha pubblicato le informazioni dell’atto in cui si parla di una “concessione demaniale n. 14/05 intestata al Sig. Giuseppe Grillo, identificata nel Piano con la sigla CDM 7, tipologia concessione: arenile privato”. La concessione viene assegnata al soggetto che in questo caso è il comico genovese, per la durata di 10 anni in quanto viene considerata come “arenile privato” e quindi “in nessun modo può essere ricondotta ad un attività economica, avendo come scopo esclusivamente la protezione della duna e della vegetazione dunale”.
La dimora in possesso di Grillo, denominata Villa Cavallina, è stata costruita nel 1920 dall’architetto americano Frank Lloyd Wright ed è stata anche la casa estiva dei Marchesi Ginori Lisci. Questa contiene 16 posti letto e 7 bagni, una ventina di stanze per 500 metri quadrati, una loggia al primo piano che affaccia sul Mar Tirreno, un parco nella pineta di oltre mezzo ettaro in cui sorge una piscina inserita nelle dune e intorno ad essa sorgono le siepi di ginepro.
L’indignazione attorno alla gestione della spiaggia conferita a Beppe Grillo
La vicenda che gira attorno alla proroga conferita a Beppe Grillo ha destato scalpore anche tra i banchi del Parlamento. “Trovo sconcertante quanto è accaduto – ha affermato Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia – questa decisione è stata giustificata sostenendo che si tratta di una concessione a uso privato, quando è ben noto che la villa in questione è regolarmente pubblicizzata per affitti a prezzi esorbitanti”. “E’ un pericoloso precedente che manda un messaggio profondamente sbagliato ai cittadini e agli imprenditori onesti», conclude poi l’esponente azzurra.
Giuseppe Conte, che era solito frequentare la casa grillina durante riunioni riservate, ha espresso il proprio disappunto per la vicenda in una dichiarazione riportata da Il Giornale. “Chi si erge a paladino della moralità e del rispetto delle regole, poi beneficia di situazioni ambigue, avallate da decisioni discutibili – ha spiegato l’ex presidente del Consiglio pentastellato – è inaccettabile che si continuino a premiare situazioni come questa, mentre le imprese che investono per creare lavoro e occupazione vengono penalizzate”.
Maurizio Gasparri: “Grillo di nome, Marchese del Grillo di fatto”
“Mentre i suoi seguaci vogliono gare e bandi per massacrare le piccole imprese balneari per lo più familiari il loro già ‘padrone’ ottiene spiagge in concessione per sollazzarsi a piacimento”, questa la critica di Maurizio Gasparri nei confronti di Grillo dopo la vicenda. Il presidente dei senatori di Forza Italia ha poi schernito il fondatore del M5s, apostrofandolo come “Grillo di nome, Marchese del Grillo di fatto”.
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