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Putin chiama Xi per studiare le prossime mosse di Trump: le zone calde dall’Ucraina a Taiwan

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Mosca e Pechino riallineano le pedine sulla scacchiera geopolitica globale. Vladimir Putin e Xi Jinping, i due volti dell’autoritarismo contemporaneo, non perdono tempo e a poche ore dall’insediamento di Donald Trump discutono delle prossime mosse. L’obiettivo comune è rafforzare un partenariato strategico che inquieta l’Occidente e delineare le fondamenta di un nuovo ordine mondiale, più «equo» secondo le loro visioni.

Putin e Xi: “Cari amici”

«Cari amici». Così si sono salutati Xi e Putin, ribadendo un legame che, nel febbraio 2022, ha sancito una «partnership senza limiti». Quella dichiarazione, siglata pochi giorni prima che la Russia invadesse l’Ucraina, si è tradotta in un’alleanza strategica che inquieta l’Occidente. Putin, collegato dalla sua residenza di Novo-Ogarevo, e Xi, dalla Grande Sala del Popolo a Pechino, hanno delineato una visione comune di un ordine mondiale «più giusto e multipolare».

La nuova era Trump fa paura a Russia e Cina

Il presidente cinese ha riferito a Putin di una recente telefonata con Donald Trump, incentrata su TikTok, commercio e Taiwan. Xi e Putin si sono detti pronti a costruire relazioni «reciprocamente vantaggiose e rispettose» con Washington,  a patto che la nuova amministrazione mostri un reale interesse al dialogo. «Putin desidera una pace a lungo termine in Ucraina, non un cessate il fuoco temporaneo, ma qualsiasi accordo dovrà tenere conto dei nostri interessi», ha riportato Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino. Ushakov ha inoltre precisato che non sono ancora pervenute proposte specifiche per vis-à-vis con Trump.

Da parte sua, il nuovo presidente americano non ha tardato a mettere i puntini sulle “i”. Dopo il suo insediamento, ha affermato che lo zar dovrebbe raggiungere un accordo per porre fine al conflitto, perché sta distruggendo la Russia.

Da Kiev a Taiwan: Russia e Cina si spalleggiano a vicenda

Non è un mistero che Russia e Cina stiano trovando una sempre maggiore sintonia su temi chiave della geopolitica. Xi ha ribadito la sua opposizione al coinvolgimento statunitense in Ucraina, accusando Washington di alimentare il conflitto con forniture di armi. Al tempo stesso, Pechino continua a promuovere negoziati per una soluzione diplomatica che rispetti gli interessi di Kiev.

Sullo sfondo, la questione di Taiwan resta un nodo cruciale. «La Russia conferma il suo sostegno al principio di una sola Cina», ha dichiarato Ushakov. Xi, in un recente discorso di Capodanno, ha ribadito che nessuno potrà fermare la «riunificazione» con Taiwan, un chiaro avvertimento alle forze pro-indipendenza che Pechino considera sia interne che esterne all’isola di 23 milioni di abitanti.

Putin vuole un “nuovo ordine mondiale”

L’asse russo-cinese si nutre di una narrativa che dipinge l’Occidente come decadente e frammentato. «Lavoriamo nell’interesse di garantire la sicurezza indivisibile nello spazio eurasiatico e nel mondo intero», ha affermato Putin. La Cina, principale consumatore di energia russa, continua a essere anche il miglior cliente quando si tratta del petrolio moscovita e fedele collaboratore nello sviluppo di reattori a neutroni veloci e nel riciclo del combustibile nucleare. Non a caso Trump dichiarava al Wall Street Journal a ottobre che Xi è davvero «un buon giocatore di poker».

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