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Medio Oriente, è finalmente tregua: liberate tre giovani israeliane. L’Italia esulta: “Ora la pace”

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Ore di attesa, tensioni, annunci, smentite, poi la conferma, nel tardo pomeriggio: tregua iniziata e primi tre tre ostaggi liberati nell’operazione di scambio di “prigionieri” concordati tra Hamas e Israele. Nelle mani del Comitato internazionale della Croce rossa internazionale, direttamente dai tunnel di Gaza, sono arrivate tre  giovani donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre del 2023, Romi Gonen, Emily Damari, e Doron Steinbrecher, prevelate ad essere prese in carico dall’Idf nella zona del corridoio di Netzarim. Pochi minuti dopo, il commovente abbraccio con le madri, le prime ad essere informate della liberazione, in una giornata che potrebbe diventare storica o restare solo una parentesi felice nell’atroce conflitto mediorientale.  La liberazione avveniva mentre le truppe israeliane si ritiravano da due località a nord di Gaza City a segnare l’inizio della tregua, prima della liberazione, da parte di Israele, di 90 prigionieri palestinesi che saranno come parte del primo scambio con gli ostaggi a Gaza. Il rilascio del secondo gruppo di prigionieri israeliani (ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza) avverrà nella serata di sabato prossimo, settimo giorno dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco” con Israele, secondo un esponente di Hamas coperto da anonimato, dopo il rilascio di tre donne avvenuto questo pomeriggio.

La gioia in Israele e in Italia

La gioia, in Israele, ha fatto da contraltare alla prudenza del premier: “So, sappiamo tutti che hanno passato l’inferno, stanno passando dall’oscurità alla luce, dalla schiavitù alla libertà”, ha commentato Benjamin Netanyahu. Ma oggi – ha aggiunto – è “un grande giorno”. “Che bello vedervi tornare. Abbiamo ribaltato mondi per riportarvi a casa. Vi stavamo aspettando”, è il messaggio per i primi ostaggi israeliani liberati oggi, 19 gennaio, a Gaza, scritto su una staccionata in legno sulla via del ritorno verso Israele. Da Hamas, soddisfazione ma anche minacce più o meno velate. “Noi, insieme alle fazioni della resistenza, affermiamo il nostro pieno impegno sull’accordo di cessate il fuoco” con Israele, “sottolineando che tutto dipende” dal rispetto “degli impegni” da parte di Israele, afferma il portavoce del braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, Abu Obeida. “Grande soddisfazione per la liberazione, dopo 15 mesi di prigionia, di Romi, Emily e Doron, le tre ragazze israeliane ostaggi di Hamas. Un passo importante per la tregua, appena iniziata, ancora fragile, che fa ben sperare anche verso un più stabile percorso diplomatico”, è il commento dall’Italia del ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Tregua e ostaggi: chi sono le tre ragazze liberate oggi

Romi Gonen, 24 anni, era una delle ragazze rapite al rave Nova. Presa in ostaggio mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. “Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue”, erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l’auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute.

Emily Damari, 28 anni, con doppia cittadinanza israeliana e britannica era stata prelevata da casa nel kibbutz Kfar Aza, al confine col nord della Striscia di Gaza e di lei non si erano più avute notizie. Un amico sopravvissuto alla strage avvenuta nel kibbuz aveva riferito di aver visto la macchina di Damari guidata da un terrorista fermarsi davanti a casa sua dirigersi verso Gaza. Nello stesso kibbutz era stata rapita anche l’infermiera veterinaria Doron Steinbrecher, 31 anni che aveva lanciato l’allarme con un messaggio vocale mandato in chat agli amici poco prima di finire nelle mani degli uomini di Hamas: “Sono arrivati. Mi prendono”. Damari si trovava nel suo appartamento quando sono arrivati i miliziani di Hamas che le hanno sparato a una mano e hanno ucciso il suo cane, Chooka. E’ stata anche ferita alla gamba da una scheggia di proiettile. E’ stata caricata sulla sua auto e portata a Gaza, come ha testimoniato la madre.

 

Il video della liberazione degli ostaggi

 

 

 

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