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Il giorno di Trump: folla di big e un centinaio di ordini esecutivi. E lui balla con i Village People (video)

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Alle 12 ora di Washington, le 18 ora italiana, si apre ufficialmente il secondo mandato di Donald Trump come presidente Usa, il 47esimo. La cerimonia, alla quale partecipa anche Giorgia Meloni, unica leader europea destinataria di un invito diretto, si svolgerà al chiuso a causa del grande freddo che sta investendo la capitale americana. Non accadeva da 40 anni: il precedente più vicino è quello dell’insediamento di Ronald Regan nel 1985.

Il giorno di Trump: attese 250mila persone. Il programma dell’insediamento

Sono attese 250mila persone per una giornata che si apre con una messa alla St. John’s episcopal church. Trump e la moglie Melania saranno alla Casa bianca per un tè con Joe Biden e la first lady Jill. Sarà poi proprio il presidente uscente ad accompagnare il successore al Campidoglio. Alle 9,30 l’artista country Carrie Underwood, star del talent American idol, intonerà America the beautiful. Alle 11,30 scatterà la dead line per accedere alla cerimonia. Alle 12 il giuramento, con la consueta lettura della formula di rito nelle mani del giudice della Corte suprema Brett Kavanaugh. A seguire, il primo pranzo ufficiale con ospiti e i leader delle istituzioni Usa e del Congresso nella sala delle Statue del Campidoglio. Alle 15, dopo che Trump avrà passato in rassegna i militari, la parata presidenziale che, sempre a causa del freddo, è stata spostata da Pennsylvania avenue alla Capital one arena, dove giocano i Washington Wizards, la mediocre squadra Nba della capitale.

Leader e magnati: ecco chi sono i big attesi

Una volta alla Casa Bianca, ad attendere Trump sono i tre balli ufficiali, dove terrà dei discorsi: Commander in chief ball, Liberty inaugural ball e lo Starlight ball. Quest’ultimo è il più glamour e vede la partecipazione anche di Vip, sostenitori di Trump, sulle note tra gli altri dei Village People. Tra gli altri artisti scelti per esibirsi nelle varie cerimonie ci sono anche Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts. A fare la parte del leone, i big della Silicon valley nonché generosi donatori del neo presidente: Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Chew Shou Zi (TikTok), Tim Cook (Apple), Sam Altman (Open Ai), Sundar Pichai (Google) e ovviamente Elon Musk. Per quel che riguarda i politici, oltre a Meloni, in lista il presidente argentino Javier Milei, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Salvador Nayib Bukele. Il presidente cinese Xi Jinping, destinatario di un invito, manderà un delegato.

Il ballo di Trump con i Village People

Ma in questa giornata così piena di eventi, ci si attende anche la firma di un numero molto corposo di ordini esecutivi. «Vedrete qualcosa di speciale. Vedrete ordini esecutivi che vi renderanno felici. Ne vedrete molti», ha annunciato Trump nella serata di ieri, in quello che è stato il suo «ultimo comizio della vittoria» alla Capital One Arena di Washington, dove davanti a una folla di 20mila persone Trump si è anche esibito in qualche passo di danza sulle note di Ymca, di fatto inno della sua campagna elettorale, cantata dai Village People in persona e iconici costumi.

L’attesa per gli ordini esecutivi

Secondo quanto riferito da Nbc News, che ha citato una persona che fa parte del team di transizione di Trump, il presidente potrebbe firmarne tra 50 e 100, qualcuno ha parlato di 200. Alcuni dei quali potrebbero essere emanati in settimana. «Daremo al popolo americano il miglior primo giorno, la più grande prima settimana e i più straordinari primi 100 giorni di ogni presidenza nella storia americana», ha detto ancora Trump indicando alcune priorità della sua “agenda storica”: lotta all’immigrazione illegale, che secondo il Washington Post si concretizzerà con la dichiarazione dello stato d’emergenza al confine con il Messico; revoca degli ordini esecutivi di Biden; via libera alle trivellazioni offshore, ritorno alla meritocrazia, eliminando le forzature woke come la possibilità per gli uomini di gareggiare negli sport femminili; ritorno della gestione dell’Istruzione in capo agli Stati dell’Unione; taglio della burocrazia, affidato a Elon Musk, presente all’Arena con il figlio di quattro anni; abolizione del segreto su molti documenti federali inclusi quelli sugli omicidi di John F. Kennedy e Martin Luther King, nell’ambito di una visione dello Stato «trasparente e responsabile».

Il presidente: «La vittoria è solo l’inizio, daremo all’America un nuovo periodo di prosperità e orgoglio»

Trump ha poi annunciato che venerdì sarà a Los Angeles e ha ribadito che «metterò fine alla guerra in Ucraina, taglierò le tasse, abbatteremo l’inflazione». «Abbiamo vinto. A mezzogiorno si chiude il sipario su 4 anni di declino americano. Inizia un nuovo periodo di prosperità e orgoglio», ha detto Trump, aggiungendo che «ci riprenderemo la nostra ricchezza». «La vittoria alle elezioni è l’inizio, faremo enormi cambiamenti e getteremo le basi affinché l’America sia forte per secoli, sia forte per sempre», ha proseguito, sottolineando che «ne abbiamo passate tante in questi 4 anni, lotterò per voi ogni giorno».

 

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