Cecilia Sala, nessuno scambio. Nordio: “Prematuro parlare di estradizione dell’iraniano Abedini”
“La situazione di Abedini è squisitamente giuridica, e va studiata nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala“. Così a La Stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio per il quale “dell’estradizione” negli Usa “è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero”. Nella stessa intervista, Nordio parla dell’inizio della discussione in Aula della riforma della giustizia per la separazione delle carriere dei magistrati. L’Anm ha collegato esplicitamente il flop del processo penale telematico a una riforma che considerano “inutile e dannosa”. Che cosa risponde a chi l’accusa di “assoluta indifferenza ai problemi reali”? “Ovviamente – risponde Nordio – non c’è alcun rapporto tra le difficoltà di un’innovazione tecnologica rivoluzionaria, come il processo telematico, con la separazione delle carriere che io sto auspicando e sulla quale scrivo da trent’anni. Ed è singolare che l’Associazione nazionale magistrati ne faccia un uso strumentale, quando invece dovremmo procedere in sintonia e collaborazione fattiva”.
Cecilia Sala e gli intrecci con l’arresto dell’iraniano Abedini
Il caso Mohammad Abedini, l’ingegnere iraniano 38enne arrestato all’aeroporto di Malpensa lo scorso 16 dicembre dalla Digos, inevitabilmente si intreccia con quella della giornalista italiana, nonostante l’Iran abbia smentito un collegamento tra i due casi. Al momento, però, il governo festeggia il ritorno a casa di Sala mettendo a segno un importante risultato sul piano diplomatico, che frutta alla premier Giorgia Meloni i complimenti del Quirinale e il ringraziamento anche dei leader delle opposizioni, da Elly Schlein a Giuseppe Conte. Ad accelerare la svolta, il viaggio lampo in Florida a Mar-a-Lago per incontrare il presidente eletto degli Usa, Donald Trump.
Il quotidiano statunitense Wall Street Journal scrive che “nel quadro dell’accordo” che ha consentito la liberazione della giornalista “ci si aspetta che l’Italia rilasci l’imprenditore iraniano Mohammad Abedini”, che gli Stati Uniti hanno chiesto di estradare con l’accusa di aver fornito tecnologia per droni ai militari iraniani. Fonti giudiziarie citate dal giornale Usa spiegano ch e Abedini dovrebbe essere rilasciato dal carcere milanese di Opera con uno “slittamento di tempi, ma possibilmente nei prossimi giorni“. Ma nessuna conferma arriva, sui giornali di oggi, dal Guardasigilli, che ieri si è recato a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, smentendo però le indiscrezioni secondo le quali al centro del colloquio ci fosse il nodo Abedini.
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