ru24.pro
Secolo d'Italia.it
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Cecilia Sala, via dall’incubo: le tappe della vicenda dall’arresto in Iran al rientro accolta dalla Meloni

0

Cecilia Sala è tornata a casa. Atterrata a Ciampino, accolta dalla premier Meloni, dopo un commovente abbraccio in mezzo alla pista con il compagno Daniele Raineri, giornalista de Il Post, e l’incontro con i suoi genitori – la mamma Elisabetta Vernoni e il padre Renato Sala – è stata accolta dalla premier Meloni, dal ministro degli Esteri Tajani e dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. È fatta: la report è al sicuro, a Roma, confortata dall’affetto dei suoi cari e rassicurata dalle parole del presidente del Consiglio: «Adesso devi solo stare serena. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte».

Cecilia Sala, via dell’incubo

L’incubo dell’arresto. Della detenzione. La paura e lo spettro delle accuse formulate dalle autorità iraniane, sono alle spalle: il governo a tempo di record è riuscito a riportare in Italia la giornalista arrestata a Teheran lo scorso 19 gennaio. Merito di un lavoro di squadra all’insegna della segretezza e della velocità nella trattativa con l’Iran. E ora tutto resta oltre quella pista dove il Falcon 900 dell’Aeronautica militare con a bordo Cecilia è atterrato a Ciampino intorno alle 16.10.

Un successo del governo Meloni

Ma se angoscia e timori sono archiviati, la cronaca di quei 20 giorni resta agli atti di un successo firmato dal governo Meloni. Anzi, come ha avuto modo di precisare la premier, ottenuto grazie «a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence» a cui la premier ha rivolto la sua «gratitudine». Un ringraziamento indirizzato «a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi». Un’operazione sinergica che, come noto, ha visto impegnati governo, Farnesina, diplomazia e servizi.

Dall’arresto al ritorno a casa

Dunque, Cecilia è a casa: la giornalista è stata liberata dopo 20 giorni di reclusione nel famigerato carcere iraniano di Evin, in cui si trovano anche i dissidente del regime e i detenuti per reati politici. Il suo arresto risale al 19 dicembre, come comunicato dalla Farnesina a tempo debito. Allora, ripercorriamo le tappe di questa vicenda che, straordinariamente, si è conclusa nel migliore dei modi.

Cecilia Sala, le tappe della vicenda

E allora, «è il 27 dicembre quando il caso della giornalista del Foglio e di Chora Media, che si trovava in Iran dal 12 dicembre con regolare visto giornalistico, diventa di dominio pubblico. Quello stesso giorno l’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, effettua una visita consolare per verificare le condizioni della reporter, che si trovava in isolamento.

Quella visita rappresenta l’inizio di un intenso lavoro del governo italiano, che si spende a ogni livello per la liberazione di Cecilia Sala, detenuta in un carcere dove torture fisiche e psicologiche e abusi sono all’ordine del giorno.

Il caso della reporter e il collegamento con l’iraniano Abedini

Il caso della reporter viene immediatamente collegato dalla stampa italiana a quello di Mohammad Abedini Najafabadicittadino iraniano fermato il 16 dicembre – tre giorni quindi prima dell’arresto della Sala a Teheran – all’aeroporto di Malpensa dalla Digos su richiesta degli Stati Uniti che ne vogliono l’estradizione. Abedini, che si trova ancora in carcere in Italia, è accusato di aver contrabbandato componenti di droni a favore dei Guardiani della Rivoluzione.

Cecilia Sala, l’Iran formalizza le accuse

Il 30 dicembre le autorità iraniane formalizzano le accuse contro la nostra connazionale. L’Ershad, il ministero della Cultura iraniano che si occupa dei media, spiega genericamente che la giornalista «ha violato le leggi della Repubblica islamica». È solo l’inizio: a inizio anno, il 2 gennaio, la Farnesina convoca l’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri. Nelle ore successive la madre di Sala, Elisabetta Vernoni, incontra a Palazzo Chigi Giorgia Meloni. Il caso è al centro di un vertice che vede al tavolo la premier, i ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. E i servizi di intelligence.

La missione della premier Meloni in Florida

Il 3 gennaio l’ambasciatrice Amadei viene convocata dal ministero degli Esteri iraniano, che per voce del direttore generale per l’Europa, Majid Nili Ahmadabadi, critica l’arresto di Abedini definendolo «un atto illegale, che danneggia i rapporti tra Roma e Teheran». La questione, sulla quale i genitori di Sala chiedono il silenzio stampa, assume una dimensione internazionale con il viaggio di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago per incontrare il presidente eletto, Donald Trump. Fonti informate spiegano infatti all’Adnkronos che il caso di Cecilia Sala potrebbe essere «il vero motore» della visita lampo in Florida.

Il cambio di rotta dell’Iran

Negli ultimi giorni si assiste a un cambio di linea del governo iraniano. Mentre contestualmente, la stampa italiana registra un miglioramento delle condizioni di detenzione di Cecilia Sala, che non sarebbe più in isolamento. Poi il cambio di rotta: il 6 gennaio il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, sostiene che l’arresto della giornalista non abbia nulla a che fare con quello di Abedini.

Oggi l’epilogo risolutorio

Concetto ribadito con ancora più convinzione ieri dalla portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, la quale durante un punto stampa esclude un nesso tra le due vicende, spiegando che «non è in alcun modo una ritorsione». E auspicando che «la questione della giornalista venga risolta rapidamente». Oggi, infine, l’epilogo felice della vicenda e l’orgoglio di un governo che, tra politica, Farnesina, diplomatici e intelligence concentrati sul caso, ha chiuso con successo il caso. Cecialia è a casa. Libera. Ha riabbracciato i suoi cari che, riconoscenti, ringraziano il governo ed elogiano con orgoglio la risolutezza e la dedizione del Presidente del Consiglio.

L'articolo Cecilia Sala, via dall’incubo: le tappe della vicenda dall’arresto in Iran al rientro accolta dalla Meloni sembra essere il primo su Secolo d'Italia.