ru24.pro
Secolo d'Italia.it
Январь
2025
1 2 3 4 5 6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Da “pezzotto” ad “amichettismo”: i neologismi italiani battono l’inglese. Ecco quali sono secondo Treccani

0

I neologismi italiani sono i protagonisti nel “Libro dell’anno Treccani” per l’anno 2024. Nonostante l’ampia presenza di termini inglesi, le nuove parole italiane respingono l’impronta invasiva che molti anglicismi esercitano nelle lingue europee, dimostrando che la vitalità e l’identità della nostra lingua è ancora intatta.

Da “amichettismo” a “campo largo”: l’impatto della politica sulla lingua

Secondo la Treccani, il nostro lessico è «sempre più vitale e capace di produrre interessanti novità linguistiche dovute alla continua evoluzione dei costumi e delle mode, a una maggiore attenzione all’ambiente o semplicemente ai fatti di cronaca». Parole come “fuffa guru”, “sdigiunino” e “pezzotto” rientrano nel linguaggio colloquiale, ma anche la cronaca politica ha i suoi neologismi di tutto rispetto come “autonomia differenziata”, “campo largo” e “amichettismo”. Gli italiani sono riusciti persino a rivitalizzare la lingua latina adattandola al linguaggio parlato, attraverso l’uso di termini nuovi come “Ius scholae” e “Baratellum”.

Quando l’italiano batte l’inglese

Chiaramente anche i termini inglesi riescono a ritagliare uno spazio nel campo lessicale italiano, come “brat” e crush” e altre ancora derivate come “Pandoro-gate” oppure “alcolock”. La Treccani sottolinea che «la diffusione dell’inglese nel linguaggio comune è sempre molto forte, per l’influenza dei social media e, più in generale, di Internet, della musica e dell’innovazione tecnologica». Ma in alcuni casi l’italiano sostituisce l’inglese, come per il termine “intimacy coordinator” che diventa “coordinatore di intimità”, cioè colui che si occupa di mettere a proprio agio gli attori sul set cinematografico prima di una scena d’intimità.

Lo studio della Treccani sui neologismi

Nel 2025 l’enciclopedia italiana Treccani festeggerà i suoi 100 anni dalla fondazione di Giovanni Treccani e Giovanni Gentile, dimostrando la dinamicità della lingua italiana. Non tutti i termini presenti all’interno del nuovo libro entreranno a far parte del dizionario, l’opera infatti nasce per contenere una lista delle parole più utilizzate nell’ultimo biennio. «Il nostro è un compito di osservatorio della durata di vita di queste parole – fa sapere la Treccani – e nel Libro dell’Anno Treccani 2024 ci siamo limitati a registrare le forme più diffuse nei mezzi di informazione, consapevoli che spesso poche di queste parole sono destinate a durare e ad entrare stabilmente nell’uso dei parlanti e nei dizionari della lingua italiana».

Anche l’intelligenza artificiale modifica il vocabolario

Termini come “TeleMeloni” e “Vannacciano” sono forse le due espressioni politiche e colloquiali più frequenti nel 2024, la prima utilizzata per accreditare la tesi del presunto monopolio televisivo da parte del presidente del Consiglio italiano, mentre la seconda viene utilizzata per descrivere i sostenitori del generale e politico Roberto Vannacci. Tra i neologismi politici e sociali non mancano i riferimenti scientifici: anche le intelligenze artificiali hanno trovato uno spazio etimologico importante nel nuovo glossario. «Tra le tante neoformazioni linguistiche italiane di quest’anno che potrebbero affermarsi si segnalano “IA-taliano” – spiega l’enciclopedia Treccani – che indica la varietà di italiano scritto prodotto da vari tipi di IA generativa, e ‘5.0’, che designa il ciclo produttivo, basato sullo sviluppo delle tecnologie dell’Ict, sulla robotica e sull’intelligenza artificiale».

L’effetto social: così “dissing” e “Pandoro-gate” sono entrati nell’uso comune

La lingua inglese è famosa e conosciuta a livello globale per la sua semplicità e per questo continua a mescolarsi ogni tanto con i neologismi italiani, come nel caso del “Pandoro-gate” in riferimento alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Chiara Ferragni. Anche il termine “dissing”, dapprima utilizzato nel genere Rap per indicare una discussione, è entrato a far parte dell’immaginario politico. Lo stesso vale per l’italianizzato “starmerismo”, che riguarda la concezione politica laburista del primo ministro inglese Keir Starmer e per il termine Maga, acronimo del motto “Make America great again” utilizzato per indicare i sostenitori di Donald Trump.

L'articolo Da “pezzotto” ad “amichettismo”: i neologismi italiani battono l’inglese. Ecco quali sono secondo Treccani sembra essere il primo su Secolo d'Italia.