Al via i saldi invernali: quando iniziano, quanto durano e cosa fare per evitare brutte sorprese
Al via in tutta Italia la stagione dei saldi invernali: il 4 gennaio è il d-day per tutte le regioni, a eccezione della Valle d’Aosta partita con un giorno d’anticipo e di Bolzano, dove gli sconti stagionali arriveranno a partire dall’8 gennaio. La durata dei saldi sarà di circa due mesi. Come tutti gli anni, fioccano statistiche, consigli e veri e propri vademecum.
Al via i saldi invernali: atteso un giro d’affari di quasi 5 milioni
Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio quest’anno le famiglie che cercheranno l’occasione saranno 16 milioni, con una spesa media di circa 138 euro che porta a un giro di affari complessivo di 4,9 miliardi. Il 2025, ha commentato il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, «si prospetta come un anno caratterizzato da una moda più consapevole, inclusiva ed emozionale. E quindi ritengo che questi saldi possano essere contraddistinti da una tripla “E”: economia, per consentire acquisti responsabili in grado di soddisfare l’interesse dei consumatori verso prodotti di qualità, di moda e di stile con prezzi molto convenienti; ecologia, per scegliere acquisti di qualità nei negozi di prossimità evitando la sovraproduzione e l’inquinamento dovuto all’eccessiva circolazione di prodotti spediti e molto spesso restituiti; etica, per promuovere una moda che non sia solo esteticamente accattivante, ma anche rispettosa della salute dei consumatori e delle condizioni di lavoro».
Il vademecum dei commercianti: cosa è obbligatorio e cosa no
L’associazione di categoria ha anche ricordato alcune regole base, dai cambi all’indicazione del prezzo. Per quanto riguarda i primi, la possibilità di cambiare il capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, ma se il prodotto è danneggiato o non conforme allora la sostituzione o la riparazione diventano obbligatoria per il commerciante e, nel caso non sia possibile, si prevede la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Non esiste obbligo rispetto alla prova dei capi: anche questa circostanza è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Obbligatorio, invece, accettare i pagamenti con carta di credito, come obbligatorio è indicare, il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati.
I consigli dell’associazione di consumatori, primo: attenzione alle spese inutili
Alcuni consigli per acquisti sicuri e oculati sono arrivati anche dalle associazioni di consumatori. Tra gli altri, Altroconsumo ha stilato un vademecum in tre punti per evitare brutte sorprese. Il primo suggerimento è “preventivo”: l’associazione consiglia, prima di fare acquisti, di «controllare cosa si ha nell’armadio, un modo per evitare di fare spese inutili». Al punto due ricorda che «è sempre una buona idea fare un giro dei negozi qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi: questo aiuterà a capire cosa acquistare e quali sono i prezzi, per poter fare un confronto con il cartellino esposto al momento dei saldi e verificare che ci sia effettivamente lo sconto indicato». Infine, si raccomanda di «provare sempre i vestiti». «Il negoziante – ricorda anche l’associazione di consumatori – non è obbligato a far provare i capi, ma è meglio non acquistare un prodotto se non si è sicuri che stia bene addosso. Infatti, se poi ci si pente dell’acquisto, si rischia di non poterlo cambiare».
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